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Sono sicuro di sì, e credo che una delle cose che ti mancano di più è il contatto con le persone.

Chi sceglie questo lavoro in genere lo fa perché gli piace il mondo dei cocktail e del bar, ma anche perché ama circondarsi di persone ed essere al centro dell’attenzione.

Non dirmi che non è così, perché ti conosco più di quanto tu creda e non c’è nulla di cui vergognarsi nel sentirsi bene quando i tuoi stessi ospiti ti apprezzano per ciò che fai per loro. Noi che lavoriamo nella ristorazione siamo tutti un po’ vanitosi e trovo che sia un bene per chi gode dei nostri servizi.

Ecco perché per te era così facile entrare in sintonia con i tuoi clienti, proporgli un twist su un cocktail, o un’etichetta più prestigiosa.

Per te era facile scherzare con tutti e farli bere di più e meglio. Fargli ordinare il secondo, il terzo, forse anche il quarto drink. E loro tornavano da te ogni settimana proprio per questo, perché sai come prenderti cura di loro.

E sai, un cliente torna in un posto a mangiare, a bere, o in generale a spendere soldi, proprio per questo motivo. Perché si sente importante.

Sente che ti stai prendendo cura di lui, sente che il tuo unico interesse è farlo felice.

Questo è il segreto di un business di successo: non concentrarti su come spillare più soldi ai tuoi clienti, ma capire che prenderti cura di loro è l’unico modo efficace per ottenere quello stesso risultato.

Quindi, il tuo intento deve sempre essere sempre e solo questo. Il resto, ovvero i soldi, verrà da sé.

Mi rendo conto che adesso la situazione non ti permette di fare lo showman che sai essere dietro al bancone e, di conseguenza, incassare ti sembra molto più difficile di una volta.

Al bar era facile aggiungere un’offerta al cliente, proporre cocktail diversi, più costosi, con distillati più pregiati…

Ti piaceva da morire mostrare ai clienti più interessati o “esperti” quell’etichetta da veri intenditori che tenevi in disparte per le occasioni speciali, così come adoravi abbinargli un piatto che si sposasse perfettamente con il loro drink.

Queste azioni che a te vengono naturali sono in realtà delle armi potentissime che ti permettono di:

  1. Fidelizzare il cliente al quale dimostri che le tue proposte sono fatte pensando proprio a lui e ai suoi gusti. Si sentirà coccolato e importante e per lui sarà difficilissimo dirti di no. Prova tu a dire di no a qualcuno che ti dice “tu che sei esperto di mixology, dovresti provare questo cocktail pazzesco. So che sei l’UNICO che può apprezzarlo”. Rifiuteresti mai un’offerta del genere? Nemmeno il tuo cliente;
  2. incassare più denaro a fine serata: quando inviti un cliente a provare qualcosa di speciale, in genere quel qualcosa ha un prezzo “discretamente elevato”? E allora quando gli proponi di cambiare ordinazione, magari provando una bottiglia particolare che ha un prezzo maggiore rispetto alla media delle altre, gli stai facendo un UPSELL. Mentre quando lo invogli ad abbinare un piatto al suo cocktail o il pacchetto “cocktail + aperitivo da sgranocchiare”, gli stai facendo un CROSS SELL. In entrambi i casi il risultato non cambia: il suo scontrino sarà più alto di quello che lui aveva preventivato prima di uscire di casa e sai qual è la cosa bella? Che lui è felice di darti quei soldi, perché paga l’esperienza, il modo in cui l’hai fatto sentire.

Lo so che tutto questo è bellissimo, soprattutto una volta che inizi a farlo capendo veramente cosa c’è sotto. 

E adesso mi dirai:

“Sì, stupendo, ma ora come la faccio ‘sta roba che il locale è chiuso dalle 18 in poi?”

Sembra impossibile fare cross sell (vendere un prodotto o servizio in più di un’altra tipologia rispetto a quello già acquistato)upsell  (vendere qualcosa di un livello superiore e quindi più costoso, della stessa categoria) quando i tuoi clienti sono bloccati nelle loro case e non possono varcare la soglia del locale per entrare nella tua “rete”.

Oggi per fare cross sell e upsell l’unico modo è parlare con i tuoi clienti a distanza e consegnargli una bella esperienza di cui possano godere tra le mura domestiche.

Quello che deve esserti molto chiaro è che puoi ancora prenderti cura di loro e farli sentire coccolati, solo che devi ingegnarti per farlo a distanza.

Non è una cosa impossibile, devi solo capire cosa li potrebbe rendere felici ora che sono bloccati in casa e trovare il modo giusto. Chiaramente ragionando su cosa puoi offrirgli tu, ma senza escludere dei prodotti/servizi che non hai mai trattato in passato, ma che si accompagnerebbero bene a quello che già vendi – ti ricordi quando ti ho parlato di Joint Venture e di come collaborare con negozi diversi dal tuo? Ogni porta ha la sua chiave!

C’è ovviamente un altro problema in questo bellissimo piano…

DEVI ANCHE RIUSCIRE A PARLARE CON I TUOI CLIENTI UNO PER UNO.

NO, te lo sottolineo per l’ennesima volta. NON basta usare i social network!

I post sponsorizzati lasciano il tempo che trovano e probabilmente tra i tuoi follower solo un quarto è davvero pagante. Se ti va di lusso. Gli altri magari sono persone che vivono in altri paesi o gente che ti segue per le belle immagini che posti o per ottenere il tuo “follow” indietro.

Quello che ti serve è avere i contatti dei tuoi clienti e comunicare direttamente con loro, parlargli uno per uno, chiamandoli per nome e ricordandogli che ci sei e che puoi ancora dargli quello di cui hanno bisogno.

Questo è l’unico modo che hai per continuare a lavorare anche durante le varie ondate del virus e i relativi coprifuoco.

A questo punto, probabilmente, hai già capito dove voglio andare a parare. Ne ho parlato così tanto che ormai dovresti già aver avviato la macchina del Cocktail delivery usando la fantomatica Lista Clienti.

Ma forse tu sei tra quelli che ancora non hanno chiaro che il Delivery e la Lista Clienti sono la loro unica possibilità. Magari sei troppo pigro, o pensi sia troppo difficile vendere a domicilio come si deve, quindi ti accontenti di farlo un po’ alla cazzo giusto per incassare qualcosa. Alla fine ci sta in un momento del genere, no?

NO, NON CI STA!

Se ti metti a vendere cocktail a domicilio senza la lista clienti, puoi anche chiudere il tuo locale: è solo fatica sprecata.

La lista clienti è l’unico strumento che ti permette di vendere di più e ricreare il legame “da bancone” con i tuoi clienti.

Sarà facile, potendo parlare direttamente con loro, proporgli un pacchetto con più cocktail da consegnare a casa. Magari suggerendogli un “low alcohol” per la fidanzata.

Sarà ancora più facile, a questo punto, scrivergli di nuovo per proporgli un secondo ordine con un twist del suo cocktail preferito, o addirittura qualcosa di nuovo, come una ricetta che hai appena ideato approfittando di un’offerta valida solo se riscossa entro 7 giorni., così da invogliarlo a riordinare a stretto giro.

Pensi sia impossibile ottenere un riscontro REALE in questo modo?

Fidati, non sai quanto le persone hanno bisogno di distrarsi in un periodo del genere.

Tu sei seduto su una miniera d’oro e invece di scavare e raccogliere, sei con le mani in mano a dirti che “tanto è impossibile”, “che il governo ce l’ha con te” e che “non sai come si fa la lista clienti”.

Ti dico una cosa. Niente è impossibile se hai un piano d’attacco e una strategia vincente.

E sì, magari il governo ce l’ha con te e tutti bar e ristoranti d’Italia, ma serve a qualcosa lamentarti e basta senza provare a fare nulla di concreto?

NO, motivo per cui devi mettere in pratica le varie strategie di guerra che io e gli altri Generali ti abbiamo messo a disposizione gratuitamente, a partire da quelle sul delivery e la lista clienti!

Ricorda che la lista clienti non è un qualcosa “di più”, ma il punto di partenza per la ricostruzione della tua azienda! So che puoi farcela e sarò il primo a brindare al tuo successo,

Andrea Marini

Generale di BAR WARS

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