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Ogni anno, per chi possiede un locale o un bar in cui viene riprodotta della musica, arriva il momento di dover pagare la tassa SIAE. Vediamo insieme nello specifico di che cosa si tratta e quali sono i costi.

Hai un locale o stai pensando di aprirne uno? Qualsiasi sia il tuo caso, all’improvviso arriva qualcuno che ti parla di tariffe SIAE per i locali pubblici ed è subito panico.

Calma, soldato! Ti aiutiamo noi a capirci qualcosa.

Partiamo dalle basi: 

Che cos’è la SIAE?

La definizione precisa come riportata sul sito ufficiale www.siae.it è: 

Società Italiana degli Autori ed Editori” e si definiscono come “un organismo di gestione collettiva, cioè una società senza scopo di lucro che si occupa della tutela del diritto d’autore.”

www.siae.it

Che cosa fa la SIAE?

Sempre il sito ufficiale SIAE riferisce che:

Grazie ad accordi di reciproca rappresentanza con178 società di autori a livello globale, SIAE oggi tutela il diritto d’autore di ogni repertorio artistico per oltre 100 mila associati e mandanti, amministrando 62 milioni di opere italiane e internazionali.”

www.siae.it

Insomma, in soldoni, tramite il pagamento delle tariffe SIAE nei locali pubblici, vengono tutelati i diritti di autori o editori di ogni genere d’arte: musica, teatro, cinema, letteratura, ecc.

Ora che abbiamo capito cos’è e a che cosa serve, proseguiamo e capiamo come funziona nello specifico.

In questo articolo tratteremo principalmente l’aspetto che riguarda il settore della musica, ma in realtà le tariffe SIAE per i locali pubblici riguardano molti altri settori: proiezione video (partite di calcio, canali musicali, ecc.).

Le tariffe SIAE per i locali pubblici variano a seconda del tipo di locale e dell’utilizzo della musica. 

Ad esempio, i locali come bar, ristoranti e discoteche devono pagare tariffe differenti rispetto ai teatri o ai cinema. 

Inoltre, la tariffa cambia anche in base al numero di spettacoli musicali che si tengono in un mese e al numero di posti a sedere del locale.

In base a questo, ci sono diverse tipologie di abbonamenti alle quali poter accedere, a seconda del tipo di utilizzatore.

Nel caso delle tariffe SIAE per i locali pubblici, dovremo far riferimento alla categoria musica d’ambiente.

Il prezzo dell’abbonamento nasce dal compenso per il diritto d’autore dovuto agli autori e agli editori, che dipende da diversi fattori come ad esempio:

  • Numero di dispositivi utilizzati per la diffusione/riproduzione della musica.
  • Tipo di attività
  • Durata dell’abbonamento
  • Metri quadri della superficie di somministrazione

Inoltre, nelle tariffe SIAE dei locali pubblici, per la diffusione della musica, sono dovuti anche i diritti per i produttori e gli artisti interpreti dei brani. 

Ecco una tabella di costi direttamente scaricabile dal sito ufficiale SIAE:

E’ ovvio, Soldato, che avere un abbonamento SIAE per il tuo locale ti permette di migliorare l’esperienza dei tuoi clienti, aumentandone il tempo di permanenza e di conseguenza le consumazioni.

Capiamo che le tariffe SIAE possono essere elevate per i piccoli esercenti, specialmente quando si tratta di aprire un nuovo bar o locale, con tutte le spese che questo comporta.

Ma cosa succede se non si pagano le tariffe SIAE per i locali pubblici?

Non ti conviene infrangere queste regole caro Soldato, sappi che qualora tu pensassi di farlo, infatti, la multa che rischi di beccarti sarà pari a 6 volte l’importo che avresti dovuto versare.

Come si fa ad attivare un abbonamento SIAE?

Ci sono due strade soldato:

  1. Puoi registrarti al servizio online SIAE e richiedere l’attivazione del Portale Musica d’Ambiente.
  2. Puoi rivolgerti all’ufficio SIAE più vicino a te.

Quali sono i termini di pagamento delle tariffe SIAE per i locali pubblici?

Risponde sempre SIAE con una comunicazione semplice ed esaustiva:

In conclusione

Dunque soldato ti abbiamo dato tutte le informazioni per agevolarti e renderti più semplice capire a cosa servono le tariffe SIAE e come attivare un abbonamento.

Se vuoi ricevere ulteriori suggerimenti GRATUITI per gestire al meglio il tuo locale

Adesso tocca a te e… buona musica!

Capitano Fenix

8 Comments

  • Crisrian ha detto:

    Salve
    Nel mio caso in un h24 il cui calpestabile a uso dei clienti é di meno di 20 mq , vorrei mettere uno schermo che trasmette un canale radio.. devo pagare come video, come radio o cosa?

    • Capitano Fenix ha detto:

      Salve Cristian,
      dovrebbe esserci una tariffa SIAE audio/video specifica per musica d’ambiente.
      Va precisato che se installa una tv, dovrà pagare oltre alla SIAE anche il canone RAI, anche se poi questa non sarà mai sintonizzata sulla RAI.
      L’alternativa per non pagare il canone Rai è quella di utilizzare un monitor (non TV). In quel caso, però, dovrà precaricare un supporto di memoria con i video musicali al suo interno (una pennetta usb, per intenderci).
      Tuttavia, la cosa migliore è chiedere direttamente alla SIAE un riscontro per non rischiare di incorrere in eventuali errori anche legati a dei cambiamenti rispetto alle tariffe di cui potremmo non essere a conoscenza. Buon lavoro!

      Capitano Fenix

  • Dario ha detto:

    Salve, se io metto un monitor solo telecamere di sicurezza, devo pagare?

  • Massimiliano ha detto:

    Buongiorno, Comando!

    Devo proiettare solo le singole partite della nazionale all’Europeo, non ho necessità di avere continuativamente un apparecchio audio o audio/video.
    Cosa devo pagare? C’è altro oltre alla SIAE?

    Salvate il soldato BARyan!

    Massimiliano

    • Capitano Fenix ha detto:

      Buongiorno soldato! 🙂
      Ammesso che tu non lo paghi già, oltre alla SIAE ci sarebbe anche il canone Rai (previsto per tutti i televisori che non siano semplici monitor). Viva l’Italia (?)

  • Kevin ha detto:

    Ciao, io ho 2 TV che sono collegati a un PC però non fanno rumore e nessun tipo di suono o musica, fanno solo pubblicità di immagini e basta. bisogna pagare lo stesso la SIAE per la musica d’ambiente? perché il canone rai lo devo pagare se ho le TV, anche se non sono collegate all’antenna

    • Capitano Fenix ha detto:

      Salve Kevin, sinceramente non mi sento di assicurarti che il volume messo in muto sia sufficiente a non dover pagare la SIAE. Provando a chiedere al loro “assistente virtuale” sul sito della SIAE (sezione FAQ), la risposta è stata che il pagamento non è richiesto, ma per un caso particolare come questo, è sempre consigliabile chiedere direttamente un parere ai loro uffici onde evitare il rischio di incorrere in una multa.
      Per quanto riguarda il discorso canone RAI, invece, se ho ben inteso la domanda, allora il fatto di avere dei televisori ti impone di pagare il canone, indipendentemente da quello che ci guardi e quindi l’eventuale collegamento con un’antenna – o almeno questo dice il regolamento standard e così confermano anche le FAQ. Quello che dovresti fare, se non hai intenzione di trasmettere i canali della tv, è di acquistare dei veri e propri monitor, che differiscono dai normali televisori, e in quel caso specifico il canone RAI non dovresti pagarlo. Tenendo presente che le regole e alcuni loro aspetti possono cambiare dall’oggi al domani, ti invitiamo sempre a fare un doppio controllo sentendo direttamente il parere della SIAE su eventuali aspetti che non siano citati in maniera esplicita sui loro canali ufficiali.
      Buona fortuna, alla tua vittoria!

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