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5° punto del Business Plan: Risorse finanziarie e obiettivi

Oggi parliamo della cosa che ti interessa più di tutte, per quel che riguarda la tua azienda.

Oggi parliamo di SOLDI.

Perché parliamoci chiaro: sicuramente ami il tuo lavoro e vivi per soddisfare il cliente offrendogli il meglio che puoi, ma di sicuro non lo vuoi fare gratis.

Mi sbaglio?

Tuttavia, non poteva essere la prima cosa di cui parlarti, perché prima di arrivare ai guadagni e quello che ti rimane in tasca, era importante spiegarti su cosa fonda le radici un’azienda. E il tuo locale E’ UN’AZIENDA che vende cocktail, caffè, gelati, panini, qualsiasi altra cosa che ti venga in mente.

E quindi tutto quello di cui abbiamo parlato finora: lista clienti, risorse umane, cost analysis e marketing.

Senza questi passaggi preliminari non aveva senso discutere di risorse economiche, di come e dove investire e soprattutto di obiettivi.

Il motore della macchina deve funzionare in tutte le sue parti prima di poterlo accendere. E credo tu sia pronto per farlo.

Quello di cui ti parlerò oggi è importante, ma non più degli argomenti precedenti, quindi se sei arrivato qui per caso e ti sei perso gli altri punti del business plan, CORRI A LEGGERLI.

Da là devi partire, non da qui. E’ chiaro?

Ora sei pronto per capire quali sono le tue risorse finanziarie? Perfetto e allora inziamo!

La prima domanda che ti faccio è:

Da dove sono arrivati i soldi per realizzare la tua idea?

Avevi un capitale iniziale? Di quanto?

Se hai dei finanziamenti in essere, questo è il momento in cui citarli. Voglio che tu abbia ben chiaro, e soprattutto in nero su bianco, i soldi di cui disponi per finanziare la tua impresa.

Quando valuti i tuoi incassi ricordati che NON devi calcolare quanto ti entra in cassa a fine giornata, devi riconoscere quali sono i tuoi margini sulle vendite.
Ovvero il prezzo di vendita al pubblico MENO i costi che sostieni. (QUI puoi leggere quali costi devi calcolare)

Non pretendo che tu faccia questo lavoro di analisi su base giornaliera, almeno all’inizio, ma come minimo su base mensile – se non lo hai mai fatto prima, si intende.

Cerca poi di fare una stima di quelli che sono i risultati finanziari che ti aspetti nel prossimo periodo e anche quanto ha reso il tuo investimento iniziale finora.

ATTENZIONE! In questa fase potresti renderti conto che il tuo investimento iniziale non sta fruttando quanto avresti voluto.

Niente di più normale, ma in questo caso che devi fare? Devi capire perché non stai ottenendo i risultati desiderati e muoverti di conseguenza.

I motivi per cui non stai recuperando o superando il tuo investimento iniziale, ma stai buttando solo soldi possono essere:

  • Hai aperto senza una lista clienti: il tempo necessario per vedere i primi frutti è il tempo che impiegherai per costruire la tua lista clienti. Se l’avessi avuta prima di aprire, il tempo di vedere frutti rispetto all’investimento iniziale sarebbe stato 0;
  • Stai investendo male il tuo denaro: verifica ORA se ci sono spese che puoi tagliare, ma fallo in maniera oculata, non eliminando cose importanti come la QUALITÀ, soprattutto se capisci dalla fase precedente che i clienti ti scelgono proprio perché non gli vendi stivali bucati;
  • Hai investito troppo poco: in questo caso scegli in maniera attenta gli asset su cui investire. Cosa potrebbe esserti utile? Attrezzatura particolare? Più personale? Materie prime più pregiate? Un servizio ripensato diversamente? La cosa giusta su cui investire ti sarà chiara proprio grazie al business plan;
  • Devi aggiustare il tiro rispetto al target: magari tu pensi che il  tuo cliente tipo è un uomo di 35 anni, appassionato di gin e per questo hai studiato di tutto per arrivare proprio a lui, ma facendo l’analisi della clientela che frequenta realmente il tuo localem ti accorgi che la maggioranza delle persone che viene da te è donna, 20 anni che si spacca di shottini… Capisci come puoi e devi cambiare le cose in questo caso, sì? La comunicazione, il menu, lo stesso arredamento: tutto deve essere pensato per far sentire il tuo cliente ideale nel paese dei balocchi, quel posto in cui può rifugiarsi dallo stress e dai problemi e che solo tu puoi offrirgli meglio di chiunque altro;
  • Hai scelto i prodotti da vendere totalmente a caso o seguendo SOLO il tuo gusto. Quando scegli cosa vendere nel tuo locale, le prime persone da interrogare sono i tuoi clienti. Quello che vendi deve SEMPRE rispondere a un bisogno reale, altrimenti non interesserà a nessuno, se non a te. Devo ricordarti che non hai aperto per vendere quello che piace a te agli altri, hai aperto per il tuo target, per soddisfare i bisogni dei tuoi clienti che potrebbero avere delle esigenze e dei gusti totalmente diversi dai tuoi.

Oltre i clienti, un altro elemento esterno alla tua azienda che influenza i tuoi guadagni è la CONCORRENZA.

Chi sono i tuoi concorrenti? In questa categoria ci sono concorrenti diretti e concorrenti indiretti.

Quelli diretti sono ovviamente tutte le altre aziende simili alla tua – gli altri cocktail bar, bar tavola calda, caffetterie ecc – e in questo caso, torno sempre là, è importantissimo capire qual è il tuo differenziante e parlare direttamente ai tuoi clienti.

Scopri cosa ti rende diverso da loro e comunicalo forte e chiaro alla tua lista clienti. Ricordagli perché dovrebbero scegliere te e non altri.

I concorrenti indiretti, invece, sono tutte quelle attività differenti che il tuo cliente tipo potrebbe preferire di visitare invece di venire da te.

Anche di questo bisogna tenere conto per far si che l’esperienza nel tuo locale diventi un qualcosa di assolutamente unico e insostituibile.

Il tuo cliente tipo deve dire a sé stesso che, pur avendo voglia di vedersi un bel film a casa sul divano, preferisce venire nel tuo locale per parlare con il barman mentre assaggia un nuova etichetta o una nuova ricetta.

Questo è solo un esempio, ma ti è chiaro il concetto?

Ora che hai un quadro completo della situazione, devi fare una lista degli obiettivi, ovvero il PIANO FINANZIARIO.

In sostanza una lista di “buoni propositi” che se messi in atto ti faranno ottenere un certo risultato.

In questa parte devi fare anche una previsione dei ricavi. Ovviamente dev’essere verosimile. Non mi venire a scrivere che in un anno pensi di diventare milionario, perché non ci credi nemmeno te.

La previsione sui ricavi deve essere credibile e realmente raggiungibile.

Come puoi fare questa previsione?

Semplice, capendo quali investimenti (o tagli) devi fare e come questi influenzeranno le tue vendite, i tuoi margini e di conseguenza i tuoi utili.

Ho detto UTILI, lo ripeto perché forse ancora non hai capito bene. A te interessano gli utili, non gli incassi, e gli utili sono il fatturato tolte le spese. Quindi i soldini che effettivamente ti rimangono in tasca ogni mese, con cui puoi fare i cavoli tuoi: dal reinvestirli per far crescere l’attività all’andarci in vacanza appena potrai. (Se non hai fatto bene il cost analysis può anche darsi che non ti rimanga niente… Io ti avviso eh, poi regolati tu!)

Viene da sé che per fare una previsione sui ricavi, devi anche fare una previsione dei costi, l’avevi capito, si?

Avendo una lista dei costi da sostenere puoi capire quali sono prioritari, quali possono essere spostati nel tempo e come diluirli in modo che non ti strozzi per affrontare le spese e puoi fare tutto senza istinti suicidi e senza che ti venga la gastrite.

In questo previsionale, mi raccomando, inserisci anche i tuoi costi fissi, cioè il fabbisogno finanziario della tua azienda, che non sono solo le materie prime e il personale, ma anche l’affitto, le utenze e le tanto amate tasse!

Una volta finito questo lavoro, che mi rendo conto essere ENORME, avrai in mano il percorso da seguire, saprai da dove iniziare e soprattutto saprai dove devi arrivare.

Non voglio più sentirti dire che non ti aspettavi una spesa, che stai guadagnando meno di quanto spendi o che non sai se ce la farai. Con queste informazioni in mano sarai pronto ad affrontare la guerra che c’è là fuori ben consapevole delle armi e munizioni a disposizione, di chi sono i tuoi commilitoni e di chi è il nemico là fuori.

Questo era l’ultimo approfindimento del business plan e spero tu abbia capito che è un’arma potentissima per te, un monitor da cui poter tenere sotto controllo ogni aspetto del tuo locale ed evitare che di punto in bianco ti mandi a gambe per aria.

Al contrario, vedrai la tua azienda, i tuoi sogni e i tuoi soldi, sparire senza averci capito una mazza, quindi, correggimi se sbaglio, è il momento che tu ti sieda e inizi a scrivere.

Ma tipo ora, non domani, perché potrebbe essere già tardi.

Andrea Marini

Generale di BAR WARS

PS. Se non l’hai già fatto, arruolati nel nostro esercito così da ricevere TUTTE le nostre strategie di guerra!!

2 Comments

  • Dario Cavallo ha detto:

    Ciao ragazzi e grazie per i vostri utili consigli.

    Ho una domanda da porvi:

    Qual’è la differenza tra Utili e Margini?

    Grazie ancora una volta per il vostro supporto.

    Dario

    • Capitano Fenix ha detto:

      Ciao soldato Cavallo, è un piacere sapere che il nostro lavoro ti stia aiutando.
      Detta in due parole, per margine di guadagno si intende la mera sottrazione “prezzo di vendita meno costo della materia prima”. Della serie: un cocktail che a te costa 1,50€ sommando la contribuzione dei 3 cl di vodka, dei 12 cl di succo di arancia, dello spicchio d’arancia usato come decorazione e del numero di cubetti di ghiaccio usati, venduto a 10€ ti dà come margine di guadagno 8,50€.
      Per utile, invece, intendiamo ciò che avanza dalle spese di tutta l’attività rispetto al fatturato, ovvero i ricavi. E per tutto, intendo tutto, dalla locazione d’affitto/mutuo, alle bollette, ai costi di personale e quindi non solo le materie prime.
      Adesso ti è più chiaro, soldato?

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