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In questa “strategia di guerra imprenditoriale” parliamo di una cosa che spesso si sottovaluta, ovvero come scegliere tra i tanti possibili nomi per bar quello da scrivere sull’insegna del TUO locale.

Quindi, se sei alla ricerca di idee per nomi da bar originali o divertenti (o che semplicemente rimangano impressi nella mente dei tuoi clienti), allora mettiti comodo e leggi con attenzione le prossime righe.

La maggior parte degli imprenditori in Italia pensa che basti mettere un’insegna qualsiasi per attirare persone.

Ti basta dire al mondo che ci sei, che in quel preciso punto c’è l’ingresso del tuo bar, non è vero?

Eh sù, che la risposta la conosci anche tu!

Il problema fondamentale è che rispetto alle classiche insegne del secondo dopo guerra, che magari funzionavano pure, un nome-brand è tutta un’altra storia e oggi i nomi per bar non si scelgono più così a caso.

Il biglietto da visita della tua attività è proprio l’insegna dove si può leggere il nome del bar, e se canni questa prima (e apparentemente banalissima) scelta, allora stai facendo un errore madornale che pagherai molto caro.

Ci sono locali che hanno conquistato mezzo mondo proprio grazie alla loro insegna, pensa solo a Mc Donald’s o Starbucks il nome-brand è riconosciuto in tutto il mondo.

ORA VOGLIO CHE ESCI PER STRADA E GUARDI L’INSEGNA DI QUALCHE BAR.

Sono serio. Vai, io ti aspetto qui.

Nomi BAR
Nomi bar e locali che attirano l’attenzione

Ti sembra che le insegne siano memorabili come quella di Mc Donald’s?

Ti sembra che i nomi siano perfetti per rappresentare un qualche tipo di “brand”?

Vedi qualche nome originale per bar accattivante, o “catchy”, come direbbero gli americani?

La verità è che ci sono moltissimi locali con dei nomi assolutamente invisibili, sconosciuti anche ai loro stessi clienti, e pochi (pochissimi) bar con dei nomi che funzionano. Li riconosci perché generalmente sono più particolari, più belli e soprattutto sono PIENI DI GENTE.

Magari lavorano apparentemente peggio e con meno passione rispetto ai bar dal nome invisibile, ma fanno tanti soldini in più. E questo succede sia che si tratti di cocktail bar, pub o caffetterie. E’ sempre la stessa storia!

Non sai quante volte ho sentito degli imprenditori lamentarsi di questo.

Non capiscono perché i loro concorrenti vendono la “merda” (scusami il francesismo), ma sono inspiegabilmente pieni tutti i giorni.

Ti svelo un segreto: un motivo c’è se i clienti vanno dalla concorrenza e non vengono da lui o lei.

La differenza tra un locale che funziona e uno che non funziona non è la qualità dei prodotti, la gentilezza dei camerieri o dei barman. La differenza tra un locale di successo e uno che sopravvive a malapena è il NOME/BRAND.

E proprio per questo, scegliere il nome per un bar giusto è importante e non puoi sottovalutarlo.

Ci tengo a fare una precisazione. Non è che se dai un bel nome al tuo bar, entro un mese ti ritrovi col locale pieno tutti i giorni. Anche perché “bello” vuol dire tutto e non vuol dire un… Ci siamo capiti!

Tu non devi individuare un nome bello, ma un nome che funzioni per il tuo locale e per il tuo cliente target.

“Cliente target? E che vuol dire?”

Ottima domanda, soldato.

Il cliente target è il cliente ideale che devi puntare con il tuo bar o locale attraverso un’offerta specifica. Tradotto, è una persona che negli altri locali del tuo quartiere/città non è completamente soddisfatto, perché nessuno gli offre l’esperienza perfetta per lui (o per lei).

Ti faccio un esempio, così magari ti aiuto a capire meglio.

Nomi bar originali

Immagina tutti quelli che escono SEMPRE con il cane perché non possono lasciarlo da solo a casa – o inizierebbe ad abbaiare come un pazzo e distruggere i mobili – e quando entrano in certi bar sono costretti a lasciarlo fuori legato a qualche palo, guardando ossessivamente fuori dalla porta per paura che scappi o che gli venga rubato… Ecco, un locale a tema Pet Friendly con un’area giochi per cani, probabilmente diventerebbe il suo posto preferito per fare la colazione o rilassarsi in aperitivo.

Ovviamente tu devi individuare il target giusto rispetto a quello che fanno (e non fanno) i TUOI concorrenti nella TUA zona di riferimento.

O messa al contrario, se decidi di voler risolvere un problema in particolare – come quello di chi esce col cane e non sa dove sbattere la testa per godersi un drink – devi individuare la zona giusta e dei concorrenti che non abbiano già avuto un’idea simile in cui aprire la tua attività di ristorazione.

Restando sempre sull’esempio di poco fa, la tua zona ideale potrebbe essere nei pressi di un parco, dovre presumibilmente ci sono tante famiglie con cani, oppure vicino ad un negozio di cibo per animali che lavora tanto (e che potrebbe aver fatto già il “lavoro sporco” di analisi per te).

Quindi, tocca fare ricerche, analisi di mercato, ragionare, verificare i dati e le informazioni… Aprire un bar o un locale non è mica una passeggiata di salute!

La bacchetta magica non esiste, così come non esistono bevande iper-zuccherate che fanno dimagrire o pastiglie che ti fanno venire fuori gli addominali scolpiti in una notte.

Esiste però il lavoro. E non un lavoro qualunque, ma il lavoro dell’imprenditore.

Quello che devi fare, come gestore di un bar, è impegnarti su diversi aspetti della tua attivittà che vanno ben al di là del servire cappuccini col cuore, aperitivi deliziosi e stuzzichini gratis.

A partire dalla scelta del nome del tuo locale, e se lo farai in modo corretto, un giorno non lontano arriverai a raccogliere i soldi con la pala. Questo te lo posso assicurare!

Adesso vediamo come individuare il nome perfetto per il tuo bar escludento tutte le stupidaggini (da evitare come la peste) per non topparlo.

Come si chiama il tuo locale? O se non l’hai ancora aperto, come pensavi di chiamarlo?

Ci sono 4 possibilità:

  1. NOME GENERICO: caffetteria, bar, lounge bar, cocktail bar. Spesso anche bar-pizzeria, bar-ristorante o discolounge-cappuccineria: degli abbinamenti che – come cliente – mi fanno accapponare la pelle;
  2. NOME GENERICO + NOME DI BATTESIMO (IL TUO, OVVIAMENTE). Perché certe persone devono troppo dire al mondo che quello è il LORO BAR. Non lo dico per prenderti per il culo (di nuovo), se questo è anche il tuo caso, però sappi che anche questa insegna è una cantonata;
  3. NOME DI FANTASIA. Un nome totalmente inventato, ma a cazzo di cane. Ieri sono passato di fronte a un bar che si chiama “TITANIC BAR” e ho pensato che almeno, avevano ben chiaro a cosa andavano incontro: un bell’ICEBERG e conseguente naufragio. Purtroppo un nome di fantasia che rimanda a qualcosa che ti piace – un film, un libro, una canzone – non comunica al cliente chi sei, ma solo una cosa che piace a TE e non per forza piace a loro; 
  4. NOME-MARCHIO. E questo, soldato, è il nome giusto. Quello che comunica il tuo marchio, il tuo posizionamento. Che fa capire al cliente esattamente cosa fai e perché dovrebbe sceglierti. Peccato che la maggior parte dei gestori di bar e locali non abbiano la più pallida idea di quale sia la loro missione, né il loro “posizionamento”.

Tu ridi, e da un lato fai bene, ma qui ci sarebbe da piangere perché 9 insegne su 10, da Nord a Sud, sono per lo più inutili e controproducenti.

Perché dico che sono inutili? Perché l’insegna dovrebbe attirare clienti, ma di fatto in Italia questo non succede praticamente mai e infatti la maggior parte delle persone si limita a cercare su Google “idee nomi bar originali”, “nomi bar divertenti” o “nomi bar” e scegliere il primo che gli suona bene…

Sbaglio?

C’è però un problema alla base: se un locale non ha una missione, se non risolve un problema specifico a qualcuno che non sia fornire la bottiglietta d’acqua nel preciso istante in cui il tizio di turno ha sete – o il bagno pubblico a un altro tizio che deve pisciare, e che per senso di colpa ti compra il pacchetto di gomme da masticare -, non può diventare un “brand”. E di conseguenza non può avere un’insegna che attiri clienti, né può sperare di guadagnare delle cifre decorose.

Infatti il 90% dei locali sopravvive appena e si nasconde dietro al

“Eh, ma con un bar/ristorante/gelateria mica si guadagna!”

Invece sì. Si può guadagnare davvero molto bene, devi solo imparare a farlo.

Senza una missione (e di conseguenza un nome/brand), sei solo un posto che vende dei prodotti: li servi al banco o al tavolo, ma non c’è un motivo vero per cui le persone dovrebbero venire a consumare da te e tornarci più volte.

E questo succede perché sotto sotto non te frega nulla del cliente. Ti basta che entri per pagarti lo stipendio.

Pensi solo a quanto sei bravo a servire i tuoi drink, a quanta passione ci metti e alla qualità delle materie prime che vendi. Ma la maggior parte delle persone neanche le sa queste cose, perché nel tuo locale manco ci entra!

Perché?

Perché quello che hai scelto come nome per il tuo locale con loro non funziona. Non gli dice nulla di interessante, non gli fa nessun tipo di promessa, non racconta nessuna storia in cui si riconoscano…

Il nome del tuo bar deve rappresentare la tua idea differenziante rispetto alla concorrenza, come il bar Pet Friendly dell’esempio che ti ho fatto prima.

Quale potrebbe essere un’idea di nome per quel bar in cui i cani non solo possono entrare, ma avere anche un’area dedicata?

Dico la prima stupidaggine che mi viene in mente: “Dog Stop”.

E chissà, magari funzionerebbe pure, ma adesso voglio solo che tu capisca il ragionamento che deve esserci dietro la scelta di un nome per bar – e Dog Stop sarebbe comunque meglio di qualsiasi altra insegna idiota tipo “Bar da Gino” col disegno di un cane e le margheritine.

Per avere un bar sempre pieno devi avere un POSIZIONAMENTO ben specifico, essere riconosciuto e scelto per qualcosa in particolare che tu fai davvero meglio degli altri, o in modo molto diverso, e devi scegliere il nome/Brand giusto per comunicarlo.

E non ti azzardare a dirmi che la tua specialità sono i prezzi bassi, perché ti mando immediatamente a fare cento flessioni! La guerra del prezzo è l’unica che NON devi mai combattere, quindi non provare neanche per sbaglio a fare un menu al ribasso, o sarai fallito prima di ieri.

“Eh, ma la gente non ha soldi”

SBAGLIATO.

La gente che non ha soldi finisce solo in certi bar, e il tuo NON DEVE ESSERE TRA QUELLI.

A te non devono interessare i clienti senza soldi, né quelli che non sono disposti a spendere il più possibile per trascorrere dei momenti di relax e godimento in un locale.

Devi attirare i clienti che non si fanno problemi ad aprire il portafogli per stare in un posto che li faccia sentire davvero bene, come il tizio che non vuole stressarsi perché non sa dove mollare il cane mentre si concede un buon drink.

Ma come si attirano questi clienti fantastici?

Con le giuste strategie, la scelta del personale giusto e l’attenzione al cliente, riuscirai a conquistare clienti per la vita.

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Alla tua Vittoria!

Capitano Fenix

BAR WARS

12 Comments

  • Valentina ha detto:

    E per un piccolo bar di periferia??

    • Ilias Contreas ha detto:

      Il meccanismo è sempre lo stesso, in centro come in periferia: hai sempre dei clienti e potenziali clienti in cerca di una soluzione, e presumibilmente hai sempre dei concorrenti che offrono il loro tipo di soluzione. Il gioco sta nell’individuare quali sono quelle esigenze o desideri che i tuoi concorrenti non stanno già soddisfacendo (o che non lo stanno facendo in maniera adeguata) e armarti per diventare tu la risposta a questo buco di mercato. Una volta trovato il tuo “posizionamento” ideale, allora potrai cercare un nome che ben rappresenti la missione che hai promesso di portare avanti ai tuoi clienti.
      Chiaro, soldato? 🙂

  • Sergio Balacco ha detto:

    Ma il brand me lo devo creare, non posso certo usarne uno già utilizzato da altri.
    E siamo sempre lì.
    La mia ragazza dice che ha trovato un nome, il problema, volendo, è che molti altri bar hanno lo stesso nome, non tantissimi ma abbastanza da pensare che c’è una ripetizione che potrebbe confondere il consumatore e frequentatore potenziale.
    Dove abito io è pieno di bar, in una striscia di 1 km sulla stessa strada potrebbero esserci 200 bar. Quindi?

    • Ilias Contreas ha detto:

      Salve Sergio, senza rendertene conto ti sei già risposto da solo. Se ci sono già 200 bar in 1 km sulla stessa strada in cui vuoi aprire tu, vuol dire che NON DEVI APRIRE lì il tuo bar. Vai in una zona o città in cui ci sia zero o pochissima concorrenza, e allo stesso tempo un pubblico che ha bisogno di un bar, o il fallimento è assicurato. Per quale motivo la gente dovrebbe smettere di andare negli altri 200 bar e scegliere il tuo? Perché farai i prezzi un po’ più bassi? Per la cronaca, quello non funzionerà – garantito al 200% e se orrai ti spiegherò il perché -, ma soprattutto non puoi permetterti di abbassare i margini di guadagno se hai una piccola attività perché non ci paghi le spese. All’opposto, dovresti trovare un modo per fare cose particolari che ti permettano di aumentare i prezzi e i margini di guadagno, senza diminuire il numero di clienti. Facile a dirsi, meno a farsi, ma non seguire questa strada ti porterà solo danni gravissimi, a livello economico e personale.
      A maggior ragione, se il nome che ha pensato la tua ragazza non è “unico” (se già ci fosse 1 solo bar con quel nome nella stessa citàà sarebbe un problema, come hai già intuito) e non trasmette l’esperienza che vivranno le persone nel tuo locale, ovvero il motivo per cui scegliere te, è una pessima idea dare quel nome al tuo locale.
      Proprio in questi giorni stiamo facendo un evento dal vivo che si chiama Bar Stellari che si concentra su come creare il proprio brand. Ormai per te è tardi per partecipare, ma se ci contatti su https://www.barwars.it/contatti/ un nostro Tutor ti spiegherà come ottenere la videoregistrazione del corso PRIMA che tu apra il tuo locale commettendo una serie di errori che, in un secondo momento, sarebbe molto più difficile andare a correggere.

  • Martina ha detto:

    Un locale che sia un luogo dove le persone non devono aver fretta ma prendersi il tempo?

    • Ilias Contreas ha detto:

      Ciao Martina, immagino la tua domanda vada intesa in questo modo: “quale potrebbe essere il nome per un locale dove le persone non devono aver fretta ma prendersi tempo”?
      Il discorso è che a questo livello stai semplicemente descrivendo una tipologia di locale, ovvero un lounge bar, che è una sorta di salotto in cui i clienti hanno la possibilità di rilassarsi e passare un po’ di tempo all’interno di un ambiente gradevole. Se ci pensi, anche Starbuck’s Coffee, pur essendo una caffetteria, potrebbe rientrare in questa categoria, per cui lo studio sul tuo pubblico dovrebbe essere molto più approfondito e specifico di così per determinare un nome.
      Ti devi chiedere: perché le persone dovrebbero venire nel mio lounge rispetto a tutti gli altri lounge bar della mia zona o città? Cosa ho di significativamente diverso rispetto agli altri al punto da spingere certe persone a preferirmi? Parole come “qualità dei prodotti”, “cortesia” e “prezzi adeguati” non sono ammessi, perché sono cose troppo facili da copiare per renderti una scelta esclusiva.
      La risposta, che immagino non sarà così scontata da formulare, ti aiuterà ad individuare una parola con cui descrivere questo concetto da riportare nel nome, affinché l’insegna richiami al brand che stai cercando di costruire.
      Ti invito a seguire il video corso gratuito “I Segreti delle Multinazionali del Settore Bar in cui approfondisco questi concetti – che come avrai capito sono tutt’altro che banali e non si possono ridurre ad uno scambio di commenti – parlando, tra le altre cose, anche dello stesso Starbuck’s Coffee dal punto di vista del brand. Ti puoi iscrivere gratis da qui: https://www.barwars.it/segreti-multinazionali-settore-locali/

  • Anca Florina ha detto:

    Bar-edicola in un quartiere molto residenziale….. il nome giusto?
    Aiutooo

    • Ilias Contreas ha detto:

      Bar News? 🙂
      Ovviamente dipende da tanti fattori come l’età media delle persone di questo quartiere, e in particolar modo l’età del target di persone a cui hai intenzione di vendere. Se sono “troppo” anziane e/o non hanno familiarità con l’inglese, sarebbe un nome potenzialmente sbagliato. Ci sono attività con un nome simile nei dintorni, anche librerie o altre edicole?
      Ma soprattutto, quanto è importante l’aspetto “edicola” secondo te? Ovvero: quanto credi che inciderà sul fatturato? Sarà più un bar che vende anche giornali tra le varie cose, o più un’edicola con servizio bar? Questo è un aspetto fondamentale per capire se il concetto di edicola è importante da inserire nel nome come elemento differenziante rispetto agli altri bar. E aggiungerei: come mai hai deciso di unire queste due attività in una cosa sola? Non ci sono edicole nei paraggi? Sai che la gente del posto si lamenta del fatto che non ci siano luoghi in cui poter leggere il giornale? C’è ancora così tanta gente che legge il giornale e avrebbe soldi da spendere per fare anche colazione, merenda, aperitivo, ecc?
      PRIMA di aprire, se non è troppo tardi, ti invito a fare una consulenza gratuita con un tutor di BAR WARS facendo richiesta da qui: https://www.barwars.it/contatti/ 😉

  • Clelia ha detto:

    Il nome per un piccolo bar di famiglia dove di fa serata, aperitivi,…?

    • Ilias Contreas ha detto:

      Ciao Clelia, quelli che hai scritto sono veramente pochi elementi per trovare un nome efficace. Tantissimi bar fanno serate e aperitivi, quindi perché la gente dovrebbe venire nel tuo (anziché andare dalla concorrenza)? Qual è quella ragione specifica, quel motivo in più che vi rende unici rispetto agli altri? Se non sei in grado di rispondere, il tuo problema non è nel nome, ma è proprio nell’attività che stai per aprire, perché se tu stessa non sai perché la gente dovrebbe preferirti agli altri, cosa pensi che faranno le persone quando avrai alzato la serranda? Il fortissimo rischio è che continueranno ad andare nei bar in cui sono sempre andati – a meno che tu non stia aprendo in una zona dove non c’è nessun altro bar, cosa solitamente improbabile in Italia al giorno d’oggi, dove c’è un locale ogni massimo 100 metri. Se vuoi, puoi usufruire di una consulenza introduttiva a livello gratuito, quanto meno per capire in che direzione stai andando e se c’è la possibilità di sistemare eventuali criticità del tuo futuro locale prima che sia troppo tardi. Tutto quello che devi fare è compilare il modulo di contatto che trovi qui, e sarà un nostro tutor a scriverti il prima possibile: https://www.barwars.it/contatti/
      In bocca al lupo!

  • Romina ha detto:

    Ciao,
    Io vorrei aprire un bar in un piccolo paese di montagna. Ci sono già altri 2 bar, ma il mio sarebbe davanti al parco principale ed un laghetto per la pesca. Siccome in paese organizzano poche cose e la gente si annoia, i ragazzi bevono e basta, a me, oltre che solito bar, piacerebbe intrattenere la gente. Per quella del posto offrire tipo ludoteca e organizzare eventi, tipo 1 mese tema Messicano o tema Romano, con ovviamente bevande, stuzzichini e accessori a tema e magari organizzare qualche evento fitness, per i turisti, in piu’ magari noleggiare ebike, offrire informazioni ed itinerari, organizzare eventi con bambini per fare la polenta o imparare a conoscere i funghi. Come potrei chiamarlo?

    • Ilias Contreas ha detto:

      Ciao Romina, sicuramente è interessante e apprezzabile l’idea di organizzare questi eventi, ma prima di imbarcarti nei costi fissi di un bar, valuta se c’è la possibilità di fare queste attività affittando delle sale/spazi già esistenti solo nel momento in cui ne avrai bisogno. Se questi o almeno alcuni “test” funzionano, allora potrai decidere più a cuor leggero di investire in un locale che ti permetta di farli quando e come vuoi, e magari anche con più costanza qualora ci siano i numeri per sostenere determinati ritmi. Un evento sarebbe veramente di successo se continuasse ad attirare persone nel tempo con una certa frequenza, e questa è una valutazione che devi fare rispetto alla sostenibilità del tuo bar, soprattutto se i turisti fossero solo stagionali e non continuativi. Altro aspetto da considerare: quanto è piccolo il paese in cui ti trovi? Hai fatto un business plan per calcolare quanti clienti (con ipotetico scontrino medio da definire in base a quello che vuoi vendere e a quanto vuoi venderlo) ti servirebbero per mandare avanti con profitto la baracca, considerando anche il tuo stipendio, le bollette, le tasse e tutto il resto? In caso negativo, ti invito a scaricare la guida di BAR WARS da qui: https://www.barwars.it/business-plan-bar-locali/
      Fatte le dovute premesse, il nome del locale è solo l’ultimo dei tasselli, perché se vedi che gli “eventi test” messicani funzionano bene e molto meglio rispetto ad altri, allora avrebbe senso impostare il locale in stile messicano… Ma se invece funzionassero molto meglio gli eventi fitness? Non sarebbe meglio impostare il locale con un’impronta “salutista”? Fare un po’ di tutto 9 volte su 10 significa fare tutto male, a meno che tu non voglia fare l’organizzatrice di eventi di intrattenimento, ma se vuoi un bar, dargli troppe sfaccettature è estremamente difficile, costoso e potenzialmente fallimentare, soprattutto con un pubblico ristretto come quello di un piccolo paese con turismo stagionale – ammesso che sia così. Il mio consiglio è di scoprire prima “cosa va” dalle tue parti senza impegnarti con una struttura fissa succhia-soldi, e solo dopo calcolarti bene se vale la pena fare un investimento su un locale dandogli la veste che avrà raccolto più garanzia di successo.

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