Ormai il dardo è tratto. Siamo tutti sempre più consapevoli che l’unico modo per tenere in piedi il tuo locale è fare Cocktail Delivery.
L’unica ancora di salvezza a cui aggrapparsi in attesa di momenti migliori. O quanto meno più “normali”. Ovviamente non potevo mandarti alla cieca in questo nuovo mondo che magari non hai mai esplorato prima, perché il rischio è di fare le cose alla cazzo e renderla una spesa invece che una soluzione redditizia.
Quindi oggi, per prima cosa, voglio fare insieme a te qualche ragionamento sul Menù più adatto da proporre per il servizio a domicilio.
Sicuramente hai già iniziato a ragionarci, ma voglio essere sicuro che pensi proprio a tutto e che per te il delivery sia veramente la chiave di volta per non soccombere a tutte le limitazioni forzate che stai subendo insieme ai tuoi colleghi.
Per creare il tuo Menu per cocktail delivery ovviamente devi fare una selezione attenta dei cocktail da proporre in modo da non perderci troppo tempo e soprattutto in modo da non perderci dei soldi.
Siamo tutti d’accordo che il #CocktailDelivery lo fai per guadagnarci e non per perderci dei soldi, vero?
Perfetto, allora vediamo di impostare un Menu per cocktail delivery strategico e intelligente.
Sono certo che normalmente fai il cost analasys di un cocktail quando lo aggiungi alla drink list del tuo locale. Metti in conto le materie prime dagli alcolici al singolo cubetto di ghiaccio, la manodopera del bartender, i costi fissi del locale come l’affitto e le bollette…
Lo fai, giusto?
No, non mi rispondere “ma sì, più o meno” perché non è una risposta valida quando si parla di numeri.
Tu devi sapere al centesimo quanto spendi per servire un cocktail perché, se toppi i conti, va a finire che vendi roba che ti costa più del prezzo a cui l’hai venduta o che non ci guadagni abbastanza per coprire TUTTE le spese del locale, e nel momento in cui aggiungi nuovi costi al tuo drink come l’imbottigliamento e il servizio di consegna, questo rischio aumenta inevitabilmente – se non lo tieni sotto controllo!
Con il Cocktail Delivery si guadagna se hai sempre i numeri davanti agli occhi ed è la stessa logica che porta molti locali a fallire quando sarebbe bastato focalizzare un po’ di attenzione in più sulla gestione economica – invece di buttare soldi per le sponsorizzate su Facebook mandate a chissà chi, tanto per dirne una.
Se non fai bene il cost analysis diventa davvero difficile far funzionare tutto il resto.
Lo so che è palloso, la matematica non ha mai entusiasmato neanche me, ma siamo qui per fare i soldi e per fare soldi bisogna saper contare.
Ma andiamo con ordine: facciamo un passo alla volta e torniamo al nostro bel Menù che imposteremo da subito per aiutarti a marginare abbastanza soldi, così da coprire eventuali costi nascosti di cui non ti eri mai reso conto.
Nel caso del tuo Menu per Cocktail Delivery devi aggiungere delle spese che di solito non avevi nel tuo bel locale. Quali?
Eccoli qui:
- La tariffa dell’App a cui hai deciso di affiliarti per fare delivery, che potremmo
fissare al 20% del prezzo di vendita del cocktail facendo una media tra le opzioni
che ci sono in giro. - Nel caso in cui tu abbia scelto Just Eat, ci saranno meno commissioni sul
venduto, ma dovrai aggiungere il costo della consegna (fattorino e benzina del
mezzo). - Se decidi di consegnare in autonomia, avrai il costo del fattorino, della benzina,
del mezzo (tra eventuale acquisto/affitto, manutenzione, usura, deprezzamento
nel tempo) e del marketing se non hai una tua lista clienti a cui poter inviare delle
email dirette. - Il packaging del cocktail: bottigliette o bustine per il sottovuoto. E rispetto all’imbottigliamento avresti uno scenario più o meno come questo: usando le bottigliette di vetro dovresti aggiungere al costo del cocktail almeno 2,70 euro (le trovi qui), mentre con le bustine per il sottovuoto solo 0,09 euro (le trovi qui). Certo, se non hai la macchina per il sottovuoto (che trovi qui) l’investimento iniziale è più alto, ma ti farà risparmiare sul lungo periodo e quindi guadagnare di più su ogni singolo drink venduto, oltre che sulla conservazione prolungata delle materie prime.
Sempre rimanendo in tema di guadagno, quello che ti conviene fare quando pensi al tuo Menu per cocktail delivery è sicuramente dei pacchetti di cocktail per i tuoi clienti.
Se vendi un drink alla volta il margine viene azzerato dai costi di cui ti ho appena parlato, ma se con un’unica consegna riesci a vendere più cocktail, allora la musica cambia totalmente e potresti ritrovarti con un ticket medio per cliente molto più elevato di quando era lui/lei a venire nel tuo locale (e non il contrario).
Guardando in giro per l’Italia e nel mondo – chiaramente attraverso internet – alla ricerca di alcune eccellenze nel servizio di delivery da cui prendere degli spunti, ho notato dei tuoi colleghi che hanno lanciato le COCKTAIL BOX, vendendo ai loro clienti dei “pacchetti” da 4, 6 o 10 cocktail (!).
E se vuoi alzare la posta, puoi anche iniziare a fare delle MISTERY BOX per divertire un po’ i tuoi affezionati avventori che non sapranno cosa gli arriverà a casa prima di aprire la scatola!
Proponendogli di lasciarsi sorprendere dal bartender, proprio come quando al locale ti dicono
“fai tu, mi fido”, il drink in sé si trasformerebbe in un’esperienza, un po’ come se fosse Natale e qualcuno ti facesse trovare un bel pacco sotto l’albero. Saresti travolto dalla curiosità e dalla voglia di scartare quella scatola, ne saresti magnetizzato e non riusciresti a fare altro che pensare “chissà cosa c’è là dentro per me!”. E la stessa identica cosa succederebbe a loro, con la differenza che ti avrebbero pagato per quell’emozione.
Inoltre, sempre tornando ai numeri, vendendo 10 cocktail tutti insieme non credi che ci sia più “ciccia” che inviandone uno solo, o al massimo due? Non c’è bisogno di rispondere, è fin troppo palese.
Ti dirò di più: perché non prendere in prestito un’idea da altri business, tipo i Mistery Box di accessori eleganti che puoi acquistare in abbonamento? Ogni mese, le aziende che fanno questi servizi, inviano ai loro abbonati un pacco con cose sempre diverse in tema e loro pagano una quota fissa.
Quella che vedi nella foto qui sopra, ad esempio, è una Mistery Box (nel caso specifico in tema Halloween) di una pasticceria che propone delle torte “a caso”: chi la compra non sa che gusto gli capiterà!
Se ci pensi è geniale perché in questa maniera una vendita ad una singola persona diventa
RICORSIVA, quindi soldi che ti entrano in tasca ogni mese senza dover rincorrere
quel cliente per pregarlo di ricomprare da te.
Quindi perché non trasformare il MISTERY COCKTAIL BOX in un abbonamento da proporre ai tuoi clienti più affezionati?
Drink diversi, assaggi di distillati in abbinamento con cioccolato/cannella/quello che ti pare a te. Ogni mese un tema diverso che può essere geografico (Giappone, Cuba, Irlanda, Spagna…) o storico (Proibizionismo, Era moderna, nascita dei Tiky…).
Scatena la tua fantasia rimanendo coerente con il tuo brand.
E’ chiaro che se gestisci una discoteca a nessuno fregherà nulla dei tuoi cocktail d’élite perché i tuoi clienti frequentano il locale per ballare (e rimorchiare, ma sarebbe meglio dirla al contrario), ma se il tuo bar è apprezzato per la qualità dei cocktail allora già sai in che direzione andare.
Per aumentare i margini e personalizzare l’offerta puoi pensare anche ad un:
- BOX APERITIVO, si proprio quello che ci è stato vietato. Magari al box puoi aggiungere qualcosa da mangiare, ammesso che con la tua licenza tu possa farlo e che non ti costringa a snaturare il brand del tuo locale;
- al BOX DOPO CENA con dei dolci o dei digestivi ad hoc;
- al BOX ANALCOLICO, a base di Mocktails, Low Alcohol cocktails e centrifugati pensati per i salutisti che non vogliono rovinarsi la forma, soprattutto in momenti come questo in cui non possono allenarsi in palestra come vorrebbero a causa delle restrizioni;
- al BOX ROMANTICO con cioccolatini a forma di cuore, un bigliettino tenero e
magari dei suggerimenti su quale playlist ascoltare o film vedere mentre consumano i drink; - al BOX FAI DATE con delle istruzioni per crearsi il cocktail a casa, un tuo video o addirittura una diretta su Facebook/Instagram/YouTube/Zoom/quello che ti pare e piace per creare un vero e proprio evento Live che faccia sentire i tuoi clienti ancora parte di una comunità, la tua. Se la gente si diverte a montare mobili di Ikea a casa, magari proverà lo stesso piacere a fare il bartender per un giorno!
Come spiegavo prima, non ti limitare a uno o due cocktail, ma proponi SOLO dei pacchetti con bottiglie/buste da almeno 4 drink a salire, aumentando leggermente lo sconto se compri fino a 10 cocktail. Sconto che svanirà per l’opzione con il BOX più figo..!
Insomma, puoi davvero fare cose pazzesche e soprattutto cose che i tuoi clienti apprezzeranno tantissimo e che magari vi faranno dimenticare che non siete al locale a bere tutti insieme.
Sai perché sono certo che le apprezzeranno? Perché con queste soluzioni sarà come se quelle persone fossero finalmente libere e spensierate, in un sabato sera qualsiasi. Per una sera non si sentirebbero chiuse a casa senza possibilità o paura di uscire, ma per loro sarebbe come essere davanti al bancone, a parlare con te.
E ti saranno davvero grati per avergli regalato quell’esperienza che gli manca così tanto.
La cosa importante è che non cambi la natura del tuo locale. Non devi cambiare ciò che sei sempre stato per i tuoi clienti. Il tuo BRAND deve rimanere fedele a sé stesso. I clienti devono sentire che sei sempre tu, devono riconoscerti.
Questo tipo di menu per cocktail delivery ti farà vincere su tutta la concorrenza, adesso come in tempi normali.
Andrea Marini,
Generale di BAR WARS
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