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Io ci riprovo, ti rimetto in fila tutti i motivi per cui stai perdendo ogni giorno e ti ridico tutto quello che devi fare se vuoi iniziare a vincere.

Chissà se, arrivati a questo punto in cui hai la merda che è arrivata fin sotto le narici, inizierai a sentire finalmente la puzza e comincerai veramente ad ascoltare.

  • LA TUA AZIENDA NON È TUA MA DEI TUOI CLIENTI

Se continui a credere che l’azienda è tua e tu stai lì solo per fare i tuoi interessi, sei fallito e la pandemia non c’entra una mazza! E non è un discorso moralistico il mio, sinceramente: ti sembro un tipo morale? Il motivo per cui, se fai i tuoi interessi, fallisci è strettamente pratico.

I clienti sono coloro che finanziano l’esistenza e la crescita dell’azienda. Lo fanno ogni volta che comprano qualcosa che l’azienda vende. Se l’azienda non fa al 100% i loro migliori interessi, semplicemente smettono di finanziarla perché non trovano più utile per loro comprare.

Tu finanzieresti mai qualcosa che non ti rende i tuoi soldi indietro con gli interessi? No. E, caso strano, neanche loro. Ma guarda un po’, quanto è difficile questa vita da comprendere.

Quindi, se tu continui solo a pensare a come uscirai da questa situazione invece di dedicare tutto te stesso ad aiutare i tuoi clienti in questa situazione: sei fallito. Anche se tiri avanti e superi il momento, sei fallito ugualmente, perché i clienti si ricorderanno che tu ti sei fatto solo i cazzi tuoi e non verranno più a portarti i loro soldi.

O meglio, qualcuno ancora verrà: chi? I clienti con mentalità da povero che, per dirla in modo semplice, vengono da te solo se i tuoi prezzi sono più bassi della concorrenza. E, con questi clienti, sei tecnicamente fallito prima ancora che lo sappia la banca.

  • IL TUO VERO LAVORO È QUELLO DI MIGLIORARE LA VITA DI CHI FINANZIA LA TUA AZIENDA

E chi finanzia la tua azienda? I clienti. Quindi, il tuo vero lavoro, è quello di migliorare la vita dei tuoi clienti. E no, non ti devi occupare di migliorare la tua. Perché? Perché a te ci pensano i clienti che ti riempiono di soldi se tu veramente fai qualcosa di importante per loro.

Se questo non ti entra in testa, tranquillo che ti entra in culo!

E qui c’è il punto fondamentale. No, non il fatto che ti entra in culo. Il punto fondamentale è un altro. Il punto fondamentale è che esiste un Cliente ricco e un Cliente povero. E non parlo di soldi, parlo di mentalità.

Il cliente con mentalità da ricco cerca costantemente di migliorare la propria vita. E questo si traduce nell’usare i suoi soldi sempre in ottica di investimento. Questo è il cliente che ti permette di avere un’azienda che sta bene e cresce, perché questo cliente è pronto a pagare quanto chiedi e quando lo chiedi se, in cambio, quello che gli offri gli permette di vivere un’esperienza di vita di livello superiore.

E lo sai, non sei nato ieri: chi ha questa mentalità è pronto a indebitarsi pur di acquistare ciò che, nella sua percezione, gli migliora la vita. Basta che pensi a quanti comprano un I-Phone a rate perché in contanti non possono permetterselo.

Questo è il cliente che vuoi.

Il cliente con la mentalità da povero, invece, crede che la vita sia piatta e non esista un livello superiore. Crede che tutto è uguale. Gli piace prendere in giro chi mangia nei sushi stellati (come me, che nell’ultima settimana sono andato 3 volte da IYO Experience a Milano, perché cerco di fare la mia parte e sostenere l’economia, e ho speso 660€!). E gli piace prendere in giro chi ha la mentalità da ricco perché lo trova stupido, perché proprio non capisce perché spendere 200€ per mangiare il sushi che puoi avere uguale a 40€ x 2 persone All You Can Eat.

Vede il mondo in modo piatto e quindi non vede possibilità di crescita qualitativa della vita ma solo possibilità di crescita quantitativa. Questo lo porta a spendere i propri soldi solo in consumo, perché l’investimento è qualcosa che non comprende neanche cosa sia.

Ecco, un cliente così ti consuma finché può e, da buon parassita, quando tu non ne hai più, va da un’altra parte.

Questo è decisamente il cliente che non vuoi. È un cancro e devi fare un intervento netto e immediato per cambiare totalmente la tua posizione sul campo di battaglia.

  • L’UNICA REGOLA CHE DETERMINA LA RICCHEZZA DI UN MERCATO È QUELLA DI DOMANDA E OFFERTA

Ora, Adam Smith sta roba l’ha detta nel 1776, come cazzo è che nel 2020 ancora non si è compresa? Aspetta: la so la so la so! Perché tu non sai manco chi cazzo è Adam Smith! Sono passati 250 anni e ancora a farsi le seghe mentali per inventarsi come funziona un mercato o come dovrebbe funzionare? Professoroni che prendono 1500€ mese e che pretendono di insegnare al mondo come funziona il mercato e la ricchezza: ci sarà un cazzo di problema o lo vedo solo io? Perché, se lo vedo solo io, forse sono io il problema. Forse sono io che dovrei togliermi dal cazzo e andarmene. Ma non posso! E sai perché? Perché già me ne sono andato. Sono già uscito dall’Italia e vivo in Svizzera, perché un livello di vita diverso esiste e puoi raggiungerlo se comprendi come funziona il gioco.

Quindi, Adam Smith: il mercato dipende solo ed esclusivamente da domanda e offerta.

Funziona così: ti piace? Bene! Non ti piace? Bene lo stesso, perché non frega un cazzo al mercato se a te piace come funziona oppure no. Lui funziona e basta, senza sfasciare le palle a nessuno su cosa gli piacerebbe a lui.

Vuoi iniziare a funzionare anche tu? O vuoi sfasciare le palle? La scelta non è più difficile di così!

Se l’offerta supera la domanda, il prezzo tende a zero.

Se la domanda supera l’offerta, il prezzo tende a infinito.

Che cazzo vuol dire? Che se tu entri nel mercato offrendo la stessa cazzo di roba degli altri, sei destinato a essere povero. Tu pensi di essere furbo, entri in un locale, ti guardi intorno e dici: idea geniale! Apro un locale anche io e faccio come questo qui così comincio a guadagnare e fare la bella vita. Ma vedi, basta che tu alzi la serranda e immediatamente i prezzi di settore scendono. Sì, perché tu, con la tua azione copia e incolla, hai aumentato l’offerta e, di conseguenza, visto che la domanda non è cambiata, immediatamente hai fatto scendere i prezzi che puoi chiedere.

Che l’Era degli sconti ancestrali abbia inizio. Non te ne accorgi ma ti metti da solo tutta la vaselina di cui hai bisogno per prendere delle grandi inculate!

Se vuoi arricchirti invece di impoverirti… Sì, anche qui, non c’è un cazzo nel mezzo: solo illusione. Non puoi fare il giusto per campare bene, non vuol dire nulla. Fare il giusto significa sopravvivere e sopravvivere significa essere povero e dover riuscire a mettere ogni giorno insieme il pranzo con la cena.

Dicevo, se vuoi arricchirti invece di impoverirti, devi metterti nella posizione in cui la domanda è decisamente superiore all’offerta. E come fai? Crei il tuo cazzo di mercato privato. Non è più difficile di così. Dico a comprenderlo: non è più difficile di così. Poi farlo è un bucio di culo ma mi pare che quello che fai tu, cioè morire di stenti, non sia una passeggiata no? Bucio di culo per bucio di culo, meglio diventare ricchi che non avere neanche gli occhi per piangere.

Creare il tuo mercato privato significa offrire una soluzione che nessuno offre per un problema che in molti hanno.

E, per partire, la dimensione del mercato può essere anche solo quella del tuo quartiere. Non diventerai milionario in un giorno. Quindi inizia da dove puoi, l’importante è che la tua azienda produca utile in modo consistente in relazione a quanto investe. Poi investirai nuovamente gli utili e farai sempre di più: in una parola, crescerai. Ma questo pezzo lo riprendiamo dopo.

Creare il tuo mercato privato, quindi, significa che tu ti metti lì e ti fai il culo per comprendere come migliorare di almeno 10 volte la vita delle persone che hai intorno. Più la migliori, più ti riempiono di soldi.

E non mi frega un cazzo che ti chiudono. Non mi frega un cazzo che c’è la pandemia. Perché se tu dici: che cosa posso fare? Significa che stai pensando ancora ai cazzi tuoi?

Se la chiave è risolvere i problemi degli altri, mi spieghi come cazzo fai a vedere zero opportunità in un momento in cui abbiamo problemi mai vissuti prima almeno negli ultimi 70 anni. Forse la Seconda Guerra Mondiale ma manco lo so. Perché una pandemia è molto più capillare e invasiva. E lo stiamo vivendo quando ci rompe le palle!

Cazzo la gente sta male, ha paura, a tratti disperata e tu mi vuoi dire che proprio non ci sono opportunità per aiutarli a stare meglio? Che cazzo ci vuole Godzilla?

Mi puoi dire che non sai cosa fare, lo accetto. E sono qui per questo. Ma se mi dici che NON c’è niente che si può fare, ti mando a fanculo! Perché un imprenditore ha come scopo di vita quello di aiutare gli altri a migliorare la propria esistenza, quindi non ha tempo per lamentarsi e per comportarsi come un cazzo di dipendente che dice: “io ho fatto le mie ore adesso pagami!”

Un imprenditore vive di risultati. C’è un problema? Ecco un’opportunità per creare un risultato nuovo.

“Eh ma mi chiudono! Come faccio a lavorare!”

Aridaje! O ma ci fai o ci sei?

Creare il tuo mercato privato non è una cazzo di teoria, non è un ritiro spirituale in cui ti racconti 3 cazzate di autoaiuto. Creare il tuo mercato privato significa creare la tua LISTA CLIENTI.

Ti chiudono. Sti cazzi. Tu hai la lista clienti e gli entri in casa. Non puoi portargli cibo o bevande perché hanno sprangato a tutti le cucine? Sti cazzi. Ti metti a seminare facendo tutto ciò che puoi per far star meglio i tuoi clienti target, fosse anche chiamarli al telefono per assolverli dai loro fottuti peccati. Devi seminare per quando potrai riaprire e, nel frattempo, impari a gestire il bilancio (stato patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario) per fare in modo che l’azienda superi la tempesta.

Se non semini, che cosa raccogli? Se non investi, perché ti meravigli che non vedi crescere la tua ricchezza ma la vedi sparire? Se sti cazzo di semi li tieni in un cazzo di vasetto del cazzo invece di metterli in terra, cosa cazzo pensi succede?

Ti sembra troppo complicato? Ti sembro troppo aggressivo e volgare? Tu volevi fare i caffè? Spillare le birre? Preparare i panini? Chiacchierare con i clienti?

Ma chi ti vieta di farlo? Chiudi tutto e vai a fare il dipendente per chi si assume la responsabilità di fare l’imprenditore. Oppure ti svegli, smetti di solleticarti le palle sognando di essere un Dio che sa tutto, e ti guardi allo specchio e ti dici che sei un coglione che non sa un cazzo e inizi a metterti sotto per imparare.

Perché se non impari a creare una lista clienti, tu non puoi fare altro che prendertela nel culo!

  • L’UNICO MODO PER MIGLIORARE LA VITA DEI TUOI CLIENTI E STANARE E ALLONTANARE I CLIENTI CANCRO CON MENTALITÀ DA POVERO

Lo scopo della lista è poter comunicare con i tuoi clienti e capire così, insieme a loro, cosa puoi fare per miglioragli la giornata.

Ma ha anche un’altra fantastica applicazione: quella di poter stanare e scacciare i clienti infestanti.

Il modo più veloce ed efficace per fare questo è quello di fare un sondaggio sulla tua lista clienti (che non hai perché vuoi che io ti maledica) e dirgli che hai deciso di fare un evento gratuito per tutti i grillini, solo per loro. Gli dici che devono prenotarsi al grido di “la colpa è delle scie chimiche” o, se preferisci, “la colpa è del 5G”. E, una volta che hai tutti i prenotati, prendi e li cacci a calci in culo fuori dalla tua lista.

Ok, colpa mia. Queste sono tecniche di marketing troppo avanzate che ora non puoi cogliere realmente. Quindi vediamo come cacciarli dal locale in un modo più semplice.

Per cacciare i grillini dal locale… eh sì, perché sono questi il tuo cancro. Quelli che vogliono avere tanto dando un cazzo di niente. Quelli che vogliono essere più ricchi togliendo agli altri. E tu questa gente non la vuoi. Io, questa gente, non la voglio, perché so che è un cancro e non voglio che la mia azienda muoia. Io devo morire, ma la mia azienda può andare avanti, a meno che non lascio che si ammali di peste.

Per cacciare la peste dal locale, devi iniziare a creare un servizio premium. Devi iniziare a servire i tuoi clienti occupandoti di ogni aspetto possibile in cui sei in contatto con loro. Devi fare in modo che ogni singolo momento diventi un momento WOW.

Un momento che si ricorderanno sempre. Un momento che gli verrà naturale condividere con gli amici e raccontargli di quale esperienza straordinaria hanno quando vengono da te. Un momento che gli verrà in mente quando sono da un concorrente e penseranno: quanto vorrei essere da lui o da lei invece che qui.

Devi metterti lì e individuare uno alla volta ogni singolo momento di contatto con il tuo cliente e definire cosa farai per renderlo speciale.

Se ti chiamo o vengo da te per cena e il tuo locale è pieno, non puoi rispondermi: levati dalle palle sono pieno! Perché il giorno dopo sei vuoto e piangi.

Il locale non è tuo. È del tuo cliente. Se credi che è tuo, quando sei pieno non ti inculi più nessuno. Se hai compreso che è del tuo cliente, quando sei pieno e non puoi far sedere qualcuno, sei mortificato. Chiedigli scusa sinceramente! Se è sul posto offrigli qualcosa da bere scusandoti di non poterli servire più di così. E poi immediatamente, sia dal vivo che al telefono, chiedi quando vorrebbero venire per prenotare subito e non rischiare di non trovare nuovamente posto. E offrigli un omaggio per quando verranno sottolineando che è il minimo che ti senti di fare visto che gli hai rovinato la serata essendo pieno.

Sì, rovinato la serata! Devi girare completamente la tua testa se vuoi cominciare a vedere veramente come funziona il mondo.

Ah, ultima cosa: “ma con tutti questi omaggi quanto mi costa?”

Non te ne frega un cazzo di quanto costa. Il prezzo non è determinato dal costo. È una sega mentale da socialista.

Il prezzo è determinato da domanda e offerta. Se fai qualcosa di unico, puoi chiedere ciò che vuoi. E DEVI chiedere tanto perché tu VUOI dare tanto. E ti servono i soldi. Se usi i soldi che ti danno i clienti come finanziamento per investirli nel creare eventi unici a loro beneficio, ti daranno tutti i soldi che riesci a investire.

  • LA RICCHEZZA NASCE DAL PATRIMONIO E IL PATRIMONIO SI CREA CON L’INVESTIMENTO

Non è colpa tua. Dico sul serio. Io ci ho messo una vita a comprendere queste cose. Sei cresciuto in un Paese che attacca gli imprenditori e li incolpa di tutti i mali. Sei cresciuto in un Paese dove ti hanno convinto che il tuo benessere dipende dallo Stato e che, se vuoi migliorare la tua vita, la tua grande arma è il voto e la delega. Ti hanno convinto che tu non puoi fare nulla e non devi, perché c’è chi può (lo Stato) che si prenderà cura di te. E, con tutte ste fregnacce in testa, è chiaro che sopravvivere e giocare al gratta e vinci diventa l’unico scopo, perché non ti è mai stato fatto vedere quanto in realtà puoi costruire con le tue mani.

E, proprio perché non te lo ha mai fatto vedere nessuno, la maggioranza crede che la ricchezza la puoi creare solo togliendola agli altri. Ti ricorda qualcosa? Sì, in generale l’Italia è un Paese con mentalità da povero. Un paese che non investe. Un Paese che gonfia ogni anno il suo debito pubblico solo per tirare a campare, senza mai fare qualcosa di reale sul fronte investimenti, e che inevitabilmente finisce a vessare di tasse te, che cerchi di produrre qualcosa e di creare posti di lavoro. Ciliegina sulla torta, poi ti accusa anche di tutti i mali degli italiani.

Gli italiani come singoli sono fenomeni e più volte nella storia hanno contribuito a realizzare grandi cambiamenti in positivo. E anche oggi è così ma, purtroppo, oggi gli italiani che riescono a mettere in leva le grandi capacità interiori che hanno, lo fanno all’Estero, perché l’Italia attacca e cerca di distruggere chiunque voglia cercare di emergere e portare un risultato di livello superiore.

Quindi, sono sincero, non è colpa tua se non sai come si fa. Ma questa non può diventare una giustificazione. Una volta che hai capito che sei dalla parte sbagliata del cazzo, sarà il caso che ti sposti? Sarà il caso che fai un passo laterale? Sarà il caso che fai un pensiero laterale?

Il pensiero laterale è questo: la costruzione di ricchezza segue le stesse regole che vanno seguite per costruire un ponte, una casa, un’automobile, un computer, un corpo atletico e chi ne ha più ne metta.

Non lo vedi perché ti hanno riempito di fesserie, ti hanno infilato in testa un virus concettuale che ti fa credere che siamo capaci di andare sulla Luna o su Marte ma non siamo capaci di arrivare a un livello di vita superiore.

Ora, sei tu che devi decidere: vuoi continuare a raccontarti le favolette della buonanotte o vuoi iniziare a prendere in mano il tuo destino? Perché di questo stiamo parlando, non so se lo hai capito. Stiamo parlando della tua vita, di come sarà. Stiamo parlando di iniziare a investire per costruire il tuo patrimonio invece di buttare i soldi in gratta e vinci per avere quei 30 secondi di vita da sogno: quei 30 secondi in cui sogni cosa farai con i soldi che hai la possibilità di vincere!

Non c’è niente che devi vincere, questo è il grande inganno. Tu credi che si tratta di perdere o di vincere e così finisci a combattere e perderai, sempre.

Te l’ho detto, se vuoi costruire il tuo patrimonio devi investire nel creare la lista clienti del tuo mercato privato, in cui solo tu risolvi quel particolare problema che li limita, in cui solo tu sei il miglioramento di vita che cercano.

Ci sei solo tu, stai facendo la guerra contro te stesso e non lo vedi!

L’UNICO MODO PER VINCERE LA GUERRA DEL MERCATO È EVITARLA

Ma so che continuerai a raccontarti le solite stronzate e a giustificarti in mille modi del perché non si può fare e sono io il coglione che racconta le cazzate.

Come so anche che io sono il coglione che racconta le cazzate e intanto vedo arricchirsi la mia vita ogni giorno, mentre tu sei il furbo che sa tutto e se la prende sempre nel culo.

Come sempre: sta solo a te la scelta.

Luca Malizia

Generale di BAR WARS

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