Se hai un locale, la verità è che il tuo lavoro è organizzare eventi per 365 giorni all’anno.
Che tu abbia un bar, un lounge, una caffetteria, un pub, un bistrot o persino una gelateria, non fa alcuna differenza perché le persone vengono da te per un motivo: fare esperienze.
Posso scommettere con una certa sicurezza che se stai leggendo queste righe è perché sei ancora convinto che nella vita sei un venditore di prodotti da bar (o similari).
Caffè, cocktail, tramezzini, gelati, gomme da masticare, pizze…
E’ questo che fai, giusto?
SBAGLIATO.
Questo è quello che fanno (in parte) i supermercati, mentre tu offri un servizio all’interno di un locale aperto al pubblico.
Non ti occupi di sfamare persone come la Caritas, per cui qualsiasi cosa gli dai le persone, i clienti, se la mangiano senza lamentarsi per non crepare.
Tu vendi a gente che vuole togliersi degli sfizi, che vuole cambiare aria, farsi vedere in pubblico, che ci tiene a fare una bella impressione con qualcuno, che desidera staccare dalla propria routine. Gente che è disposta a pagare per ottenere un risultato che va ben oltre la fame o la sete.
Per l’appunto, esperienze.
I prodotti che gli vendi, di fatto sono solo delle scuse che permettono a loro di intrattenersi, e a te di incassare per il tempo che trascorrono nel tuo locale.
E questo discorso è valido tutti i giorni, non solo a Natale, Capodanno o San Valentino.
Proprio San Valentino è il tipo di evento che dovrebbe farti capire, in maniera più che evidente, quanto alla gente interessi relativamente del bere e del mangiare.
Per carità, è importante che i tuoi clienti possano godersi qualcosa di squisito quando sono seduti ad uno dei tuoi tavoli, ma pensi che il ragazzotto di turno porti la sua tipa fuori a San Valentino perché lei ha tanta fame e il frigo di casa era vuoto?
O piuttosto perché vuole regalarle una serata speciale, un momento intimo da poter ricordare?
E diciamola tutta, per allisciarsela e conquistare più punti possibili per una notte di fuoco!?
Vedi che inizi a capire?
Il problema del 99% dei gestori è che quando ci sono serate come quella di San Valentino, sono contenti perché la gente è più predisposta del solito ad uscire, e quindi tendono ad incassare di più che in un giorno qualunque, ma non fanno una beata ceppa affinché le persone scelgano loro tra tutte le infinite possibilità che hanno a disposizione!
E se non fai nulla per spostare clienti da te, lo sai cosa succede?
Che quelli vanno dove si ricordano o dove capita, che spesso e volentieri significa che portano i loro soldi nelle tasche di qualcun altro che non sia tu.
Vediamo quali sono tutte le cose che NON hai fatto per massimizzare gli incassi di questo San Valentino – e che non fai nemmeno per gli altri 364 giorni dell’anno:
- Non hai organizzato un evento speciale che desse un motivo reale per venire da te, se non qualche sconto per le coppie o poverate del genere (che al massimo ti hanno fatto guadagnare meno di quanto avresti potuto con dei clienti che si sarebbero presentati anche senza la promozione);
- Non hai sponsorizzato l’evento alla tua lista di clienti, probabilmente perché non ne hai una, ma ti sei limitato a fare qualche post su Facebook e Instagram che valgono quanto il 2 di bastoni;
- Non hai raccolto materiale fotografico o video durante l’evento che avresti potuto utilizzare per il marketing dei tuoi futuri San Valentino o eventi di ogni genere;
- Non hai chiesto alle persone che sono venute all’evento di rilasciarti una recensione specifica su come sono state da te;
- Non hai provato a vendere ai partecipanti all’evento un altro evento successivo attraverso un’offerta speciale e a tempo;
- Non hai nemmeno provato a raccogliere i contatti dei clienti della serata attraverso l’iscrizione ad una Fidelity Card che avresti potuto omaggiargli per far crescere la tua lista.
Riassumendo in poche parole, non hai fatto un cazzo di quello che avresti potuto e dovuto.
Non te ne faccio una colpa perché nessuno ti ha mai spiegato… No, non è vero! Io e il Generale Malizia ti abbiamo detto fino alla nausea di fare queste cose, ma tu ti ostini a fare di testa tua perché:
- Il mio locale è particolare
- I miei clienti sono diversi
- Le cose vanno “abbastanza bene” (cioè, un mese sì e uno no sei in rosso in banca)
- Sto testando delle cose che vanno sempre meglio (ma i costi per lavorare e vivere sono sempre di più, quindi ti restano sempre meno soldini in mano)
Con tutto il rispetto, sono cazzate. Sono scuse che dici a te stesso per giustificare il fatto che non sei il migliore al mondo in ciò che fai.
Sia chiaro, non lo sono nemmeno io, ma almeno non mi nascondo e lavoro quotidianamente per imparare qualcosa di nuovo.
Mi ammazzo di lavoro per mettere in pratica nuove campagne, cercare di analizzarle e capire cosa funziona meglio o peggio e da lì ottenere risultati sempre migliori, e a forza di studiare, osservare, ragionare, applicare e analizzare, da quando ho iniziato a fare l’imprenditore qualche “trucchetto” l’ho imparato.
Tu, invece?
Continui a fare sempre le stesse identiche cose e pretendi che l’attività, da un momento all’altro, inizi a girare sul serio.
Pensi che incassare 1000€ o 2000€ in più in un mese sia un miglioramento?
Per quanto il tuo locale sia piccolo, NO.
Tu devi puntare a fare 1000€ o 2000€ in più al giorno per dire che stai combinando qualcosa di buono con la tua attività, altrimenti stai solo sprecando il tuo tempo.
La vita è la tua, ma sei pregato di non prendermi per il culo venendomi a dire che “stai facendo delle cose”.
Se vuoi dare un senso alla tua permanenza in questo esercito, devi seguire le strategie che pubblichiamo dall’Aprile 2020 e metterle in pratica.
Una volta raccolti un po’ di numeri, allora potrai dire la tua, ma prima devi metterti a testa bassa, lavorare e dimostrare di avercela messa tutta per applicare le cose che diciamo.
Credi che noi di BAR WARS ci guadagneremmo qualcosa se tu fallissi?
O forse, e dico forse, tutti i contenuti per imprenditori del settore bar che pubblichiamo servono ad aiutarti a guadagnare sempre di più, così da essere felice di re-investire cifre sempre maggiori per formarti con noi a livelli ancora più avanzati, tipo il Circolo degli Ufficiali, le nostre Consulenze private e magari delle partnership per creare dei locali con i nostri brand in franchising?
Dimmi, sinceramente: in quale caso pensi che guadagneremmo di più con te?
Tutte le nostre strategie di guerra non sono cagate partorite alle 7 del mattino dall’alto dei nostri troni di ceramica. Sono, al contrario, il frutto di quasi vent’anni di attività come imprenditori nel tuo stesso settore, tra bar, ristoranti e consulenze ai tuoi colleghi. Oltre a decine di migliaia di euro investiti in formazione per imparare da imprenditori che ne sapevano a pacchi più di noi.
Se tu sei convinto di poter fare a meno del nostro aiuto, accomodati pure, ma se un giorno dovessi consegnare i libri dal notaio per chiudere la società, allora ti ricorderai di noi, per un momento.
Io odio dover dire “te l’avevo detto”, ma odio ancora di più quando le persone rifiutano una mano da chi li vorrebbe aiutare sul serio per orgoglio personale.
“Il locale è mio e lo gestisco come dico io!”
E’ più o meno quello che hanno detto le 40 o 50mila attività nel settore della ristorazione che sono fallite dal 2020 ad oggi.
Dopo questo calcio nei testicoli, che mi auguro si sia fatto sentire forte e chiaro, ti ricordo una cosa:
San Valentino può essere tutti i giorni.
Ogni lunedì, martedì, mercoledì e via dicendo, può essere una scusa per fare un mini-evento a tema.
Una volta al mese, puoi organizzare un evento più grande.
Due volte l’anno, puoi creare degli eventi enormi.
Ma ricordati che il tuo lavoro è creare eventi 365 giorni l’anno, come spiega benissimo Luca in Barman PR.
Come suggerisce il nome, l’unione tra il Barman e il PR è l’evoluzione necessaria e indispensabile per affrontare con gli strumenti giusti la ristorazione post-pandemica.
Negli ultimi 2 anni il mondo si è trasformato radicalmente e lo stare al passo con i tempi è diventato una corsa per reinventarsi. Nel giro di poche settimane, nel 2020 il 90% dei locali ha avviato da zero i servizi di asporto e delivery, e oggi, per sopravvivere al cambiamento, sono richieste competenze che vanno ben oltre il cappuccino ben schiumato o lo Spritz fatto col prosecchino appena stappato.
Questo Giugno a Lugano, in Svizzera, terremo il nostro 4° corso dal vivo di Barman PR e se vuoi acquisire anche tu tutte le competenze necessarie per realizzare eventi sempre pieni nel tuo locale, allora faresti bene a metterti in lista di attesa anche tu.
Preparati perché nei prossimi giorni verrai chiamato a fare un’azione e chi non si accaparrerà i prossimi posti che metteremo a disposizione – visto che la metà sono già stati venduti – potrebbe pentirsene amaramente quando vedrà i prezzi salire sempre di più.
Io ti ho avvisato, poi fai come preferisci.
Buon lavoro soldato, e non perderti le nostre prossime comunicazioni. 😉
Capitano Fenix
BAR WARS
Il commento? Sempre grandi e vi seguo con attenzione ma, devo sempre farlo alle 3 del mattino l’ora dove nessuno mi rompe i coglioni. Io non devo stare a risolvere i problemi altrui ma cerco di risolvere i problemi degli altri è così che si diventa campioni come insegnano altri corsi tipo Bar Wars che frequento. Detto questo posso dirvi che è dal 1997 che ho fatto questo lavoro quando non c’erano né Social e niente del genere e le liste clienti vere con tutti i dati alle quali davo anche una tessera le facevo già allora, ma pensavo che fosse una cosa invasiva e anche superflua, poi l’ho abbandonata mentre ora ne percepisco il vero valore.
Mi scuso per gli errori per la risposta precedente usato l’assistente vocale perché impossibilitato a usare la tastiera spero che sia comprensibile senso delle frasi
Tutto chiarissimo, Donatello. Apprezzo il tuo sforzo nel seguire quello che facciamo nonostante le evidenti difficoltà di orario. Spesso i corsi e la formazione servono non solo ad imparare cose nuove, ma anche a chiarire a noi stessi “perché” facciamo determinate scelte per le nostre attività. Capirne lo scopo ci può permettere di metterle in leva e ottenere risultati decisamente migliori, e credo che il tuo caso ne sia un esempio lampante.