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Al giorno d’oggi, far crescere un locale sembra impossibile.

So benissimo cosa vuol dire essere indietro con i pagamenti, sapere che ci sono scadenze e non sapere come fare a onorarle.

So benissimo cosa vuol dire sentirsi tutta la responsabilità addosso e avere paura di non riuscire a sostenerla.

Lo so perché sono partito da zero anche io e l’ho fatto senza competenze imprenditoriali e senza soldi.

Così come te, ho affrontato situazioni critiche, alcune volte sono andato vicinissimo al fallimento e il tutto nei primi anni della mia avventura imprenditoriale.

Probabilmente tu stai vivendo proprio adesso una situazione critica: sei in difficoltà e non vedi vie d’uscita.

Ecco, questo post è proprio per te, soldato.

È per te perché voglio che tu sappia che non sei solo e non sei neanche scemo. Anzi, sei innanzitutto molto coraggioso o coraggiosa, perché la maggioranza delle persone vive tutta la propria esistenza da vittima e pretendendo costantemente che sia qualcun altro a fare qualcosa. Ovviamente il risultato è rimanere vittima ed essere un perdente.

Ora, già che hai deciso di provare a fare impresa, significa che hai avuto più coraggio del 90% delle persone che ti circondano. Ma il coraggio da solo non basta se non hai chiaro cosa devi fare. E presto il coraggio viene piegato dalla pressione della situazione facendoti ahimè tornare vittima.

Questo post è per te, per aiutarti a mantenere vivo il tuo coraggio facendoti fare chiarezza su qual è realmente il tuo POTERE come imprenditore.

Ci sono tantissime cose che non dipendono da te, anzi possiamo tranquillamente dire che la maggioranza delle cose che accadono non dipendono da te. Questo vale per tutti. Ma la maggioranza delle persone trasforma questo fatto, appunto, in vittimismo.

Essere un imprenditore, fare impresa, significa andarsi a prendere quel centimetro che dipende da ognuno di noi e usarlo per cambiare tutto il resto.

Usare quel centimetro per non essere vittima.

Usarlo per essere un vincente.

Un imprenditore di successo fallisce in continuazione, perché il grosso di quello che accade non dipende da lui. Ma continuando a tenere salde le redini di quelle 2 singole cose che ha il potere di controllare, va avanti e si ritrova dopo ogni caduta sempre più in alto.

Questo è quello che è successo a me: sono anni che faccio errori (che se avessi iniziato a studiare con i miei maestri prima, mi sarei decisamente risparmiato) eppure i risultati continuano a farmi crescere come persona, come conto in banca, come stile di vita.

Questo è il primo punto che voglio che sia chiaro: non c’è mai la parola fine a meno che non sia tu a metterla.

Non intendo che devi continuare a sbattere la testa al muro, intendo che se sei determinato ad andare avanti, vai avanti. Magari la situazione cambia completamente. Magari chiudi un’attività perché proprio non riesci a farla funzionare. Ma alla fine ti ritrovi comunque avanti se continui ad avere il focus solo su ciò che è in tuo potere.

Solo se sai cosa puoi e devi controllare, puoi far crescere il tuo locale.

Il problema reale non è mai come andare avanti. Il problema reale purtroppo è come affronti la situazione.

Ci ho messo anni a imparare questa cosa e voglio condividerla con te, perché è una chiave molto importante per far crescere un locale.

Quando senti la pressione delle scadenze che devi affrontare nelle settimane e nei mesi a venire, emotivamente ti senti schiacciato perché vedi quanto devi tirare fuori e quanto poco hai in confronto.

Ma è un errore percettivo: sai per certo che devi pagare X entro Y, mentre non sai quanto e quando ti entrerà.

Così le uscite ti sembra che vanno affrontate immediatamente e ti senti incapace di farlo perché giustamente se dovessi pagare tutto subito non avresti la cassa necessaria per farlo.

Ma hai settimane o mesi per cambiare le entrate e creare la cassa che ti serve. E puoi farlo. Solo che invece di lavorare su questo, finisci per consumare tutte le tue energie in ansie, paure e preoccupazioni.
Questo è male e devi imparare a gestire te stesso perché sei sempre l’asset più importante della tua vita. Se stai a pezzi e vedi solo nero di certo non puoi fare altro che sperare nelle botte di culo. E questo è male.

Detto questo, ti sottolineo quali sono le uniche 2 cose su cui hai potere e su cui devi costantemente lavorare:

  • A chi vendi. Chi sono i tuoi clienti. Questo è totalmente in tuo potere. Puoi scegliere chi vuoi siano i tuoi clienti, puoi scegliere a chi vuoi vendere. Non dico che è roba da bacchetta magica, sicuramente devi fare uno sforzo per poter vendere a un certo tipo di cliente piuttosto che a un altro. Ma se serve uno sforzo significa che la palla è in mano tua, che dipende da te.
  • I prezzi. I prezzi a cui vendi dipendono da te al 100%.

Dopo che hai scelto a chi vendere e aver capito cosa vuole (che non dipende da te e dalle tue idee strampalate di giusto e sbagliato), il tuo lavoro è farglielo avere e in cambio puoi chiedere quello che vuoi.

Ma solo se gli dai veramente quello che vuole e che non trova da altre parti.

Queste sono le uniche 2 cose che hai il potere di fare: posizionarti sul mercato e decidere i prezzi a cui vendere.

Quando fai questo, hai i margini che ti servono per INVESTIRE nel creare un’offerta sempre più personalizzata e irrinunciabile per i tuoi clienti target, nonché affrontare tutte le difficoltà del mercato in cui inevitabilmente finirai: pandemie, guerre e inflazione incluse.

Adesso ti faccio delle domande trabocchetto.

Quello che fanno i tuoi concorrenti diretti, dipende da te?

La risposta è NO!

Puoi solo fare contromosse. Reagire e rispondere.

Altra domanda: quello che fanno i tuoi concorrenti indiretti, dipende da te?

Sempre NO!

Nuove tecnologie e offerte di mercato possono mandare in crisi in qualsiasi momento il tuo settore.

E le capacità dei tuoi dipendenti? dipendono da te?

No!

Per quanto puoi lavorare per formarli e farli crescere, poi il grosso sta a loro.

Le leggi che cambiano dal giorno alla notte e determinano se pagherai più o meno tasse dipendono da te?

No! Puoi lavorare sulla pianificazione fiscale e ridurne l’impatto ma non puoi cambiarle.

I prezzi dei costi che devi sostenere dipendono da te? No!

E credo che con l’inflazione di questi ultimi 2 anni ti ha chiarito proprio questo.

Ma se hai i margini puoi affrontare le cose che non vanno e generano perdite e tenerti pronto per raccogliere le cose che vanno e generano guadagni.

Rifacciamolo quindi: cosa dipende da te? Cosa ti permette di far crescere un locale?

Solo 2 cose: i clienti che scegli e i prezzi che decidi di applicare a quello che vendi.

Il prezzo determina quanto profitto sei in grado di fare. Il profitto determina quanto puoi investire. I tuoi investimenti determinano quanto puoi prosperare.

Ecco la regola delle 4P di Dan Kennedy: prezzo-profitto-potere-prosperità.

Se investi la tua attenzione e le tue energie su queste 2 cose (clienti e prezzi) il resto in un modo o in un altro ti condurrà dove desideri.

Ma se non ti assumi la responsabilità di questi 2 aspetti del business, inevitabilmente finisci a cercare di controllare tutto il resto, che non è realmente controllabile. E così facendo, per quanto ti smazzi ti ritrovi sempre in balìa degli eventi, impaurito, in ansia e vittima di te stesso.

Sì, perché non sei vittima del mercato o della vita, sei vittima di te stesso perché non ti assumi la piena responsabilità di fare le uniche 2 cose che ti sono concesse per determinare i tuoi risultati.

Per oggi ti lascio in pace soldato. Se ancora non ti sei arruolato all’esercito, fallo qui!

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Inizia a studiare seriamente soldato, la guerra è iniziata!

Luca Malizia

Generale di Bar Wars

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3 Comments

  • Maria Nannetti ha detto:

    Gestisco una locanda in montagna, non ho dipendenti. Offro prodotti che gli altri non hanno perché li cucino personalmente. Da ritoccare i prezzi.

    • Ilias Contreas ha detto:

      Non avere dipendenti ha i suoi vantaggi, soldato Nannetti, ma allo stesso tempo senza collaboratori diventa impossibile crescere più di tanto, ad esempio delegando delle attività operative a qualcuno mentre tu ti occupi di tutte quelle azioni imprenditoriali che fanno la vera differena, come creare offerte, pianificare campagne di marketing, aggiornare periodicamente il business plan, analizzare il conto economico per competenza… E sì, prendersi anche del tempo per studiare e imparare a fare tutte queste cose al meglio. Se io e il mio socio Luca Malizia non avessimo trovato il coraggio di farci aiutare, quando eravamo da soli, non avremmo realizzato un decimo di quello che abbiamo fatto e BAR WARS, che è il leader nella formazione imprenditoriale nel settore bar, neanche esisterebbe. Ti consiglio di dare un’occhiata a questo video che ho registrato personalmente su come “scalare” il tuo organico, sono certo che lo troverai utile: https://youtu.be/SipY_YmbPVc

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