Qualunque cosa tu faccia o voglia fare nella vita, c’è sempre un insegnante di mezzo.

Quando hai mosso i tuoi primi passi, c’erano mamma e papà (o chi per loro) che ti tenevano per le manine.

Quando hai iniziato a contare, c’era la maestra che ti suggeriva il numero successivo.

Quando hai compiuto 18 anni, hai potuto prendere delle lezioni di guida per conquistarti la tua libertà nel mondo degli adulti.

E allo stesso modo, nel momento in cui hai deciso di aprire un bar, hai pensato di dover seguire un corso di caffetteria o un corso da barman per poter stare al bancone, come quelli della MIXOLOGY Academy noti a tutti i professionisti del settore, per esempio.

Avere competenze e conoscenze su quello che si dà ai propri clienti è una cosa splendida, ma c’è un piccolo problema…

Aprire un bar (o qualunque altro tipo di locale che vende cibo e bevande) va ben oltre il servizio di aperitivi e cappuccini ben schiumati.

Nel momento stesso in cui apri una qualche forma di società o forma giuridica che ti consenta di prendere in gestione un locale, infatti, oltre a diventare il “capo di te stesso” ti trasformi automaticamente in un imprenditore.

Questa parola, che forse ti suona tanto brutta per i personaggi di cui si legge spesso sui giornali tra truffe, bancarotte fraudolenti e criminucci vari, in realtà sottolinea che quella che dovrai portare avanti è una vera e propria IMPRESA.

Qualcuno si diverte a barare e le prova tutte pur di non pagare le tasse (che in Italia sono notoriamente alte), ma la stragrande maggioranza di chi apre e gestisce un bar si ritrova a combattere ogni giorno con il coltello tra i denti per fare le cose per bene e portare soddisfazione ai propri clienti, oltre che a sé stessi.

Ma come ti dicevo poco fa, oltre al caffé che non sa di purga e al cocktail scenico, serve ben altro perché i tuoi clienti siano contenti di dare a TE i loro soldi. E perché continuino a farlo nel tempo.

Mi riferisco a cose tipo:

• la location
• le cose che offri
• come gliele offri
• il tipo di esperienza che gli fai vivere dentro (e fuori) il tuo locale
• quello che offrono i tuoi concorrenti (e il modo in cui lo fanno)

E sì, c’è anche il prezzo. Ma quello, diversamente da come pensi, è solo una conseguenza delle cose che ti ho elencato.

Ok, finita qui?

Neanche per sogno!

Perché se non sei in grado di gestire i numeri della tua impresa, il rischio concreto è di fallire senza neanche accorgertene.

Magari ordini troppe materie prime rispetto a quello che riesci effettivamente a vendere, erodendo i tuoi margini di guadagno con delle spese evitabilissime attraverso un’attenta gestione e analisi del magazzino.

Assumi un dipendente di troppo rispetto ai clienti che vengono nel tuo locale e ti ritrovi a ritardargli lo stipendio fino a che non si licenzia (i licenziamenti costano!) e ti fa pure vertenza (vincendola anche se tu non hai fatto niente di male perché in Italia il dipendente ha sempre ragione).

Non prezzi i tuoi prodotti abbastanza per coprire tutte le cosiddette “spese invisibili” nella speranza di attirare più persone nel tuo bar, e un giorno ti svegli con i conti in rosso anche se gli incassi negli ultimi mesi erano aumentati.

Oppure, investi un sacco di soldi in pubblicità tra volantini e social, ma la campagna non funziona come speravi e ti ritrovi senza cassa per mandare avanti la baracca.

Bastano pochi errori – soprattutto se non hai alle spalle chissà quanti capitali – e da un momento all’altro…

Bum! Libri in tribunale e fine dei giochi!

(continua dopo la foto)

Un imprenditore, per definizione, è un “esperto di marketing che sa leggere i numeri” e questa regola vale sia che tu sia a capo di una grande industria, sia che tu abbia aperto un bar o un locale.

Il marketing è quell’insieme di analisi di mercato e di azioni che ti permette di portare i clienti nel tuo bar, nonché di farli tornare più e più volte nel tempo.

E i numeri sono quei noiosissimi “dettagli” che se non stanno sempre in ordine, rendono impossibile offrire un buon servizio ai tuoi clienti. Sono indispensabili per la tua sopravvivenza, oltre che per la crescita di un bar business.

Ok, ho capito che non mi basta saper fare cocktail e caffé, ma devo imparare molto di più. Ma ci sono corsi per aprire un bar in cui mi insegnano queste cose?

Sì. Assolutamente sì. I corsi ci sono.

Attenzione, non mi riferisco al Corso Sab (Ex Rec) di cui potresti aver sentito parlare. Quello è una specie di tassa per chi non ha “un’esperienza comprovata nel settore della somministrazione di alimenti e bevande” attraverso attestati di centri accreditati come MIXOLOGY Academy e contratti di lavoro da dipendente nel settore. Lo scopo di questo corso, oltre ad alleggerirti il portafogli in favore del caro amico Stato, è di insegnarti norme igieniche e standard di manipolazione dei cibi che nulla hanno a che vedere con le competenze che deve avere un imprenditore.

Così come non ti sto parlando di tutti quei corsi sull’haccp, la sicurezza, l’antincendio e il primo soccorso che prima o poi tu o i tuoi dipendenti dovrete fare per continuare a tenere in attività il bar senza incorrere in multe.

I corsi per aprire un bar di cui hai veramente bisogno, sono quelli che ti permetteranno di studiare:

• vendita professionale
• marketing
• gestione finanziaria
• gestione dei dipendenti

Questi sono i 4 pilastri che ti trasformeranno da barista o “civile improvvisato” a vero imprenditore, e ti dirò di più.

Per te c’è una buona notizia!

Sì, perché non hai bisogno di andare alla LUISS, alla Bocconi o ad Harvard per imparare queste materie, ma puoi restare comodamente a casa tua in Italia studiando dei corsi online, e al massimo spostarti di tanto in tanto per gli eventi dal vivo organizzati periodicamente da BAR WARS.

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Lo so, ti stai chiedendo perché indossiamo delle mimetiche militari rischiando di metterci in ridicolo, ma la verità è che la nostra teatralità ha aiutato BAR WARS ad attirare l’attenzione di qualche migliaio di gestori di locali (e aspiranti tali) che sentono di combattere una guerra senza fine contro le crisi, lo Stato, la clientela, la concorrenza e i loro stessi dipendenti, perché la verità è che soprattutto in Italia nessuno regala nulla ai piccoli imprenditori come noi.

Anzi, è molto più facile usarli come capro espiatorio perché sono quelli che hanno avuto il coraggio di darsi da fare e provare a cambiare la propria vita, anziché accontentarsi di un contratto a tempo indeterminato apparentemente senza rischi (come la maggior parte delle persone) o del reddito di cittadinanza.

La cosa bella è che tra tutti i nostri soldati-imprenditori, quelli che stanno ottenendo risultati straordinari migliorando gli incassi e i guadagni del proprio bar sono sempre di più, come Mario, uno di quelli che già nel 2020 ha cominciato a mettere in pratica con successo i nostri insegnamenti – mentre il resto del mondo si raccontava che non c’era nulla da fare se non sperare che le cose si rimettessero a posto da sole.

Mario, prima di cambiare marcia grazie ai corsi di BAR WARS, ha gestito il suo bar insieme alla sorella Adriana per circa 12 anni senza riuscire ad ottenere utili, e proprio nel momento in cui stava per chiudere baracca e burattini ha deciso di darsi un’ultima possibilità. Ovvero, studiare da chi ci era già passato e poteva trasmettergli le proprie conoscenze di bar business.

E da quando ha iniziato a mettere in pratica le cose che gli abbiamo insegnato, è arrivato al +100% di fatturato rispetto al suo anno migliore (NEI PRECEDENTI 12 ANNI), con profitti veramente molto, molto importanti!

Se ti trovi in una situazione simile a quella di Mario, così come di molti suoi “commilitoni” che gestiscono il proprio locale senza ottenere risultati gratificanti, ovviamente ma non c’è motivo per cui tu non possa cambiare in meglio come ha fatto lui.

Ma se tu non hai ancora avviato la tua attività, a maggior ragione, allora sei nelle condizioni perfette per farlo nel modo migliore, seguendo le preziose indicazioni dei “Generali di BAR WARS” Luca Malizia e Ilias Contreas.

Imprenditori nel settore dell’ospitalità dal 2006, sono a capo di un gruppo aziendale tra cui compare ovviamente BAR WARS, con fatturati milionari e oltre 50 collaboratori. Tutto ciò che insegnano è frutto di studi ultradecennali e test sulle loro stesse attività, oltre che sui locali che hanno gestito in prima persona (e su quelli dei loro clienti in consulenza).

Apprendere da loro significa scoprire quali sono gli errori che non devi ripetere anche tu per realizzare il tuo sogno di aprire un bar di successo, senza il terrore di sbagliare mossa o di dover tirare a indovinare le scelte che dovrai prendere ogni giorno nei panni dell’imprenditore.

I corsi sono un acceleratore di tempo, perché invece di imparare sbagliando sulla tua pelle, puoi studiare quello che ha (e non ha) funzionato per chi ci è passato prima di te.

E questo vale anche quando si parla di corsi per aprire un bar.

Adesso ti aspetterai che io ti dica quanto devi pagare per accedere ad un corso di BAR WARS…

E invece no.

Perché ai nostri corsi non accettiamo chiunque, ma solo persone che dimostrano di essere altamente motivate.

Potrà sembrarti un controsenso rischiare di perdere degli studenti che sono interessati a pagare per un nostro corso, ma la verità è che se lasciamo entrare in BAR WARS chiunque, allora corriamo seriamente il rischio di circondarci di persone che NON metteranno in pratica le cose che diciamo. Persone che avranno sempre da ridire. Persone che invece di assumersi le proprie responsabilità, continueranno a scaricare ogni colpa sugli altri – e su di noi.

Nossignore!

Una delle prime cose che imparerai, se diventerai uno studente di BAR WARS, è che devi sceglierti i tuoi clienti migliori scartando quelli che non rispondono a certe caratteristiche. E tu, per dimostrare di poter essere un nostro cliente modello, devi farci capire che sei veramente interessato ad ascoltare e mettere in pratica i nostri insegnamenti.

Come?

Attraverso un piccolo gesto di fiducia, che sarà anche la tua prima dose di formazione imprenditoriale con noi.

Cliccando sul bottone che trovi qui sotto, infatti, accederai alla pagina da cui poter acquistare “Vincere la Guerra dei Locali”, uno dei libri della collana Bar Strategy scritta dai Generali.

Questo manuale si è rivelato il punto di svolta per tanti tuoi colleghi che hanno in mano bar e locali, per cui se alla fine di questo libro riterrai che siamo davvero l’aiuto di cui hai bisogno per raggiungere i tuoi obiettivi, allora saremo più che felici di condividere con te tutto il nostro sapere!

Che ne dici “soldato”? Sei pronto ad accettare la sfida?

Qualunque siano le tue prossime scelte, ti auguro di avere il successo che meriti, con o senza il nostro supporto.

Alla tua vittoria,

Capitano Fenix

P.S. Ordina il libro di BAR WARS “Vincere la Guerra dei Locali” da QUI