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Ma è possibile anche in Italia?

Che ne dici se ti racconto una bella storia?

Lo so che è stato un periodo duro. L’ho vissuto anche io e posso dirti in tutta franchezza che non è stato facile, per nessuno di noi e neanche per te.

Ho sempre fatto appello a tutto il mio ottimismo per mantenere alto il morale e per dirti che “è possibile vincere questa guerra”, il bello è che l’ho sempre pensato, anche durante tutti i momenti di sconforto. Sì, li ho avuti anche io e so che li hai avuti anche tu. Siamo umani e come tali abbiamo i nostri momenti “no”. 

Ma ci tengo che tu sappia che i momenti “no” servono SOLO a darci una nuova spinta e una nuova carica. Perché, te lo ribadisco, possiamo farcela insieme. Con i miei consigli e la tua grandissima forza di volontà, ne usciremo vincitori, te lo prometto.

Tornando a noi, voglio darti una bella iniezione di ottimismo e farti ripartire alla grande!

Ho letto un articolo davvero pazzesco di un ristorante newyorkese, il Fieldtrip, che durante la pandemia ha cominciato a regalare pasti (nello specifico le sue specialità) agli ospedali. Facendo contemporaneamente un post su Twitter per divulgare la sua iniziativa.

Tempo pochi giorni e sono iniziate a piovere richieste di persone che volevano donare a loro volta. Questo ha permesso a Joseph Johnson di richiamare all’appello i suoi dipendenti, l’unico modo per far fronte a tutte queste donazioni.

Le persone dello staff reinserite sono diventate 7 (delle 10 totali lasciate a casa inizialmente). E nel giro di poche settimane hanno iniziato a donare a diversi ospedali della città.

Questo è stato possibile proprio perché chiunque poteva farsi sponsor e donare un pasto agli ospedali. Sul costo del pasto di 10 dollari, il ristorante ne donava 8, mantenendo così un ciclo di lavoro costante e soprattutto ricavandone un ritorno d’immagine gigantesco. 

Mica male, no? 

E ci sono tantissimi altri casi come questo sparsi per tutto il mondo. 

Vai spara, so che la domanda ti frulla in testa. “Sì, ma in Italia?” 

Ci credo quando senti storie bellissime oltreoceano o distanti da te, il primo pensiero è sempre “si ma qui non è la stessa cosa” invece oggi ti stupisco con effetti speciali, raccontandoti una storia tutta italiana. E non una storia di uno qualunque, pescata chissà dove, una storia di un mio cliente, come potresti essere benissimo tu.

Perché la verità è che la città, il paese, il locale, non fa nessuna differenza.  

L’unica differenza sei tu. 

Tu puoi fare in modo che le cose funzionino e io sono qui ad aiutarti proprio per questo.

La storia che ti racconto oggi è quella di Giuseppe Marzovilla.

Giuseppe ha un locale a Bari, per l’esattezza a Mola di Bari, e quando ho cominciato a scrivere mail sul delivery, quando tutta la follia del biennio 2020-21 ha avuto inizio, ho cominciato a parlare con lui direttamente su WhatsApp. 

Ci siamo scambiati idee, sconforti, dubbi e anche vittorie. 

Giuseppe dopo i primi momenti ha cominciato immediatamente a muoversi per fare delivery e devo dire che lui è uno che sa come si fanno le cose in grande. 

Ha trasformato parte del suo sito, rendendolo un vero e proprio e-commerce e ha permesso ai suoi clienti di ordinare a domicilio le sue ricette.

Ma poteva fermarsi qui? 

I nostri consulenti di marketing insegnano, in situazioni complicate bisogna trovare soluzioni nuove e soprattutto diverse. È così lui non si è limitato a schiaffare la sua drink list sul sito e sperare che i clienti sentissero semplicemente la mancanza dei suoi cocktail di sempre. Giuseppe ha creato una nuova drink list con un’idea che mi ha strappato più di un sorriso. 

La sua drink list è composta di ricette mediche, ha reinventato ogni cocktail, usando gli ingredienti di cui disponeva per creare dei “drink cura malattie“. Giocando, divertendosi e facendo sorridere chi ordina da lui.

E quindi nella sua drink list si trova una “cura alcolica” all’emicrania, al mal di stomaco e alla depressione. Tutta servita direttamente a casa dei suoi clienti.

Non so te, ma io l’ho trovato pazzesco. E come tutte le idee pazzesche non poteva fare altro che funzionare.

Vedi, un sacco di persone mi hanno detto che il cocktail delivery era una cazzata, che non avrebbe portato ordini e non avrebbe risolto le cose. Non hai idea di quanto ho combattuto per difendere questa idea da tutti quei “non è possibile“.

Perché ho sempre pensato che se si inizia un progetto pensando che andrà male, tanto vale non iniziarlo.

Certo, se in una situazione “straordinaria” (letteralmente “fuori dall’ordinario”) tu rispondi con una soluzione normale o, appunto, ordinaria, magari per te il delivery non sarà la svolta a tutti i problemi. 

PERÒ se tu rispondi con una soluzione altrettanto straordinaria, diversa e UNICA, le cose per te inizieranno a girare veramente. 

Perché ti faccio questo discorso oggi che i locali riaprono e puoi ricominciare a lavorare? Perché anche e soprattutto ora è il momento di inventarsi qualcosa di nuovo. 

INVENTATI QUALCOSA CHE INVOGLI I TUOI CLIENTI A TORNARE DA TE. 

Non parlo necessariamente di uno sconto. Puoi fare anche quello, ma in maniera intelligente. 

Ad esempio non ha senso creare delle promozioni per chi ha già deciso di venire a bere direttamente nel tuo locale. Ha senso farlo solo in queste 3 occasioni: 

  1. Fai un omaggio ai nuovi clienti, e questo vale per quelle sponsorizzazioni che so che ti piacciono tanto, offri qualcosa a chi non ha mai ordinato prima da te;
  2. Crea delle promozioni che si attivano ad obiettivo: “se ordini 2 cocktail il terzo è in omaggio” oppure “se raggiungi 25€ di spesa, ottieni uno sconto sul prossimo acquisto”; 
  3. Attiva il passaparola “se porti un amico, ti offro un cocktail”. 

Così si fanno le promozioni!! Questi, E SOLO QUESTI, sono gli “sconti” che ti fanno guadagnare veramente e che devi fare. Non il classico “evviva siamo riaperti ti regalo qualcosa a buffo” perché in questo modo i tuoi clienti abituali, che già comprano e compreranno da te, beneficeranno di un vantaggio senza darti niente in cambio e tu ci perdi dei soldi che oggi, dopo tutto ‘sto casino, non puoi permetterti – e a dire la verità, forse non te lo potevi permettere nemmeno prima! 

Ti sembra ragionevole?

Il mio compito a casa per te è questo: inventati qualcosa di nuovo e lavora sodo per ricominciare

Fidati, verrai ripagato. 

Dal canto mio ti assicuro sempre il mio appoggio, quindi scrivimi, usa le mie conoscenze e quelle degli altri generali di BAR WARS.

Inizia da ORA a fare la differenza. Là fuori è già iniziata un’altra guerra all’ultimo sangue!

Andrea Marini

Generale di BAR WARS

PS. Sei diventato già un esperto di “Lista Clienti” e stai utilizzando un programma di quelli che ti permettono di comunicare con le persone che consumano e ordinano da te in maniera automatica per invitarle a ripetere l’ordine, tornare, portare con sé degli amici, farti recensioni..? Se la risposta è no, allora dovresti decisamente dare un’occhiata QUI

2 Comments

  • Giovanni ha detto:

    A volte troppo spesso si fanno promozioni che sono più regali di fidelizzazione, ma effettivamente se non sono mirati piuttosto che aiutarci ad incassare impoveriscono economicamente. grande consiglio

    • Capitano Fenix ha detto:

      Grazie Giovanni. Per quanto sia spontaneo pensare che facciamo un piacere ai nostri clienti, in realtà calcando la mano sugli sconti non si fa altro che far percepire un valore ridotto dei propri prodotti o servizi, abituando le persone a credere che ciò che facciamo “vale poco”, o comunque che vali meno di quello che dovrebbe. E’ una lezione difficile da assimilare, ma da sola può cambiarti la vita.

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