Quando una persona decide di aprire un locale, spesso lo fa lanciandosi dall’aereo senza un’idea precisa del luogo in cui atterrerà. A volte senza nemmeno il paracadute.
Prima di aprire, un imprenditore deve stilare una strategia precisa in modo da essere SICURO che l’azienda andrà il profitto.
Altrimenti il rischio è quello di trovarsi con l’acqua fino al collo, per essere carini, e non sapere neanche come ci si è finiti.
Ora, diciamo che al 90% tu un locale ce l’hai già e che sei anche sopraffatto e sconsolato perché la tua azienda è sempre a un passo dal fallimento.
Diciamo anche che a fine mese a malapena riesci a pagare tutte le spese e a ricavare anche uno stipendio per te.
Diciamo infine, che ti sei ROTTO LE PALLE.
Lo possiamo dire? Diciamolo.
TI SEI ROTTO LE PALLE. Non ne puoi più di dare l’anima per un’impresa che sembra non decollare mai.
Non ti biasimo, di per sé fare l’imprenditore è – appunto – un’impresa, in più gli ultimi 2 anni non sono stati facili per nessuno e ora, come se non bastasse il resto, ci si è messa pure la guerra in Ucraina a peggiorare la situazione.
Quindi ti faccio una domanda.
Cosa vuoi fare?
Sincero eh, perché dal mio punto di vista hai 2 strade da percorrere.
- Chiudere bottega e mandare tutti a quel paese. In questo caso amico mio, ti lascio semplicemente al tuo destino e ti auguro di essere più felice di ora
- Cambiare tutto, mettere in pratica qualche strategia e vedere che succede
Ti assicuro che le opzioni che hai sono SOLO queste.
Con la prima, getterai la spugna, probabilmente pieno di debiti, di rimpianti e di rabbia.
Con la seconda, invece, cambierai la tua vita e ti prenderai la responsabilità della tua felicità.
So che sembra strano, ma ti assicuro che sapendo cosa fare, non solo terrai in piedi il tuo business, ma lo farai crescere.
Si, hai capito bene. Ho detto che far crescere il tuo business e mandarlo in profitto è possibile.
E per farlo devi:
- Analizzare lo stato attuale dell’azienda
- Mettere in piedi una strategia per uscire dalla merda in cui ti ritrovi
Anche perché ti dico una cosa.
A prescindere dalla pandemia, dalla guerra o dall’invasione delle cavallette, se tu non sai gestire nel modo corretto la tua azienda, falliresti anche nel periodo più roseo di sempre.
Al contrario, SE impari a fare l’imprenditore non ci sarà guerra, pandemia, emergenza che tengano. Il tuo locale continuerà a crescere e ad espandersi.
La buona notizia è che se scegli di combattere questa guerra, sei ancora in tempo a vincerla.
Quindi se sei pronto a sputare sangue, apri bene le orecchie e dammi retta soldato.
Sto per spiegarti quali sono i 3 test per capire se la tua azienda è sana e produce profitto o se sei seduto su una “bella” mina antiuomo.
Pronto?
VIA.
TEST NUMERO 1
Il primo test ti dice se la struttura aziendale che hai scelto è valida.
Bene. La tua struttura aziendale è valida in 1 solo e unico caso.
Quando la tua presenza non è necessaria affinché il locale incassi.
Ovviamente non parlo delle fasi iniziali, quelle in cui tu sei fondamentale perché devi avviare il locale e verificare che tutto venga fatto secondo i tuoi piani e le tue indicazioni.
Parlo di quando il locale è già avviato. A quel punto dei diventare inutile.
A un certo punto devi staccare e lasciare che l’azienda vada avanti con le sue gambe.
“Ehhhh. E come faccio a lasciarla?”
Semplice. FIDANDOTI dei collaboratori che TU stesso hai scelto. Solo fidandoti e delegando, puoi far funzionare la tua azienda.
Anche perché parliamoci chiaro, non puoi fare tutto tu (qui puoi rinfrescarti la memoria sull’argomento).
E non perché sei un incompetente, ma perché ognuno ha – e deve avere – la sua specializzazione.
Il tuo ruolo è fare l’imprenditore. Non fare l’imprenditore, il barman, il lavapiatti, il bar manager, il cameriere e l’operatore marketing.
Se invece al momento sei costretto a vivere dentro la tua azienda, perché ricopri tutti i ruoli, significa che hai sbagliato a impostarla fin dall’inizio, che hai scelto male i tuoi collaboratori o che sei un maledetto maniaco del controllo.
Te l’ho già spiegato. Tu sei l’imprenditore e, come tale, uno dei tuoi doveri è quello di diventare “inutile” per la tua azienda.
Se sei “inutile”, significa che l’azienda ha raggiunto un livello in cui i processi di lavoro e di vendita vanno avanti con fluidità e tu puoi tranquillamente stare in disparte e dedicarti a nuovi progetti che porteranno la tua azienda in crescita.
Per diventare inutile nella tua azienda devi fare 3 cose:
- Definire tutti i ruoli di lavoro necessari perché la tua azienda funzioni. Se hai un ristorante d’alto livello ad esempio, questi potrebbero essere: camerieri, barman, bar manager, pasticceri, cuochi, lavapiatti, addetti alle pulizie, caposala, sommelier, direttore. E se hai capito qualcosa delle lezioni del generale Contreas, anche grafici e operatori marketing;
- Una volta capito quali sono i ruoli e di quante persone per ogni ruolo hai bisogno, dovrai stilare dei turni funzionali e in cui nessun area rimanga scoperta. Questo calcolo lo farai in base alla mole di lavoro e agli orari di apertura;
- Infine verifica che la tua pianificazione strategica sia efficace e che ognuna delle persone che hai scelto segua pedissequamente le indicazioni iniziali che gli hai dato e sposi i valori dell’azienda. Se ti guardi intorno e non sei soddisfatto di come lavora la squadra, individua i “i rami secchi” e tagliali.
Una volta passate queste 3 fasi, la tua presenza sul luogo di lavoro non sarà più necessaria.
Il tuo locale sarà una macchina perfetta, che a un certo punto sarà anche pronta per essere replicata altrove.
Una volta effettuato il primo test, puoi passare al secondo.
TEST NUMERO 2
Il secondo test stabilirà se la tua azienda è “liquida”.
Vedo un po’ di confusione nei tuoi occhi, ma non preoccuparti, ti spiego subito che cosa intendo.
Cosa significa che la tua azienda deve essere liquida?
Significa che il tuo flusso di cassa deve essere positivo e allo stesso tempo il capitale immobilizzato estremamente basso rispetto al fatturato atteso.
Per saperlo ci sono 3 filtri che devi usare.
- Devi investire massimo il 70% del capitale che hai a disposizione, cioè non devi prosciugare le tue disponibilità finanziarie. E in questo modo hai sempre il 30% del capitale a disposizione per aggiustare il tiro;
- Devi valutare con precisione a quanto ammontano i costi che devi sostenere per produrre il fatturato atteso che hai stimato;
- Devi verificare che il fatturato atteso sia di almeno il 50% superiore ai costi che la tua attività genera, altrimenti ci stai perdendo;
Sicuramente questo test ti costringerà modificare il tuo progetto, a lavorare sul tuo business.
E questo, che tu potresti considerare un dramma, in realtà è un bene. Perché fino a ieri pensavi che non ci fosse niente da fare e oggi scopri che se cambi le cose puoi ottenere risultati diversi.
Ora puoi fare tutte le correzioni necessarie per rendere il tuo progetto profittevole e per cambiare il tuo futuro.
“Ma generale, i test non erano 3?”
Si, e arriviamo infatti all’ultimo.
Quello cioè che ti permette di scoprire se il tuo progetto è destinato ad arricchirti veramente o solo a tenerti a galla.
TEST NUMERO 3
Per questo test dovrai rispondere alle seguenti domande.
- L’idea che hai progettato è scalabile per la produzione?
Ok, passo indietro.
Che significa “scalabile”?
Significa che il ciclo di lavoro che hai progettato è riproducibile con costi inferiori rispetto a quelli che hai sostenuto quando hai iniziato.
Mettere in piedi la macchina ha dei costi decisamente superiori rispetto a quando l’azienda si stabilizza.
Chiediti se è così anche per il tuo business.
- È scalabile per il mercato?
Ciò che offri risponde a una domanda che si fanno solo quelli del tuo quartiere? O magari potresti vendere anche in altri punti della tua città, o magari della regione, o meglio ancora del paese?
Devi verificare immediatamente questo aspetto.
Perché se quello che offri ha valore, e per valore intendo che ha valore per una lista clienti potenzialmente infinita, allora hai fatto bingo soldato.
Studia i mercati nazionali e impara a ragionare in grande.
Se quello che fai è replicabile altrove, devi mettere tutte le tue energie e le tue forze per arrivarci.
Deve diventare quello il tuo obiettivo.
- È scalabile per le tue tasche?
Se la risposta alla domanda precedente è positiva, devi avere già un’idea chiara di come finanziare l’espansione.
Perché a mio modesto modo di vedere hai 3 opzioni:
- chiedere finanziamenti (a banche, finanziarie, amici o parenti)
- usare il flusso di cassa se te lo permette
- creare un franchising e quindi far pagare agli altri la tua idea
Qualunque sia la tua scelta ricordati di fare in modo che la contabilità sia pulita e trasparente altrimenti nessuno vorrà finanziarti o comprare la tua idea.
E ora che, grazie ai 3 test, hai capito come analizzare la tua azienda, devi solo capire come modificare le cose che non funzionano e rendere il tuo business un successo.
La buona notizia è che non devi farlo da solo.
Ci siamo noi generali ad aiutarti e lo faremo all’interno del Circolo degli Ufficiali.
Se ancora non ne fai parte, fai subito domanda di ammissione cliccando sul pulsante qui sotto!
Al tuo successo,
Luca Malizia
Generale di BAR WARS